La minatrice del pomodoro: Tuta absoluta

La Tuta absoluta, anche nota come minatrice del pomodoro, è un parassita invasivo originario del Sud America. Questo insetto, appartenente all’ordine dei Lepidotteri, è diventato una grave minaccia per le coltivazioni di pomodoro in tutto il mondo. La Tuta absoluta è in grado di causare perdite di raccolto significative, arrivando fino al 100% in assenza di controllo.

Origine e diffusione

La Tuta absoluta è originaria del Perù. Da qui, si è diffusa in tutto il Sud America, diventando una delle principali minacce per le coltivazioni di pomodoro. Successivamente, si è espansa in Europa e in Africa, per poi raggiungere l’Asia e altre regioni del mondo. La sua rapida diffusione è stata favorita dal commercio di pomodori e da altri fattori ambientali.

La Tuta absoluta è stata rilevata per la prima volta in Nepal nel 2016 e in Botswana nel 2017. In India, è stata segnalata nel 2014, con una maggiore incidenza nelle regioni di Maharashtra, Telangana e Karnataka.

Ciclo biologico

La Tuta absoluta è un insetto olometabolico, il che significa che il suo ciclo vitale comprende quattro stadi di sviluppo: uovo, larva, pupa e adulto. Il ciclo completo può durare dai 26 ai 75 giorni, a seconda delle condizioni ambientali.

  • Uova: Le femmine adulte possono deporre fino a 300 uova durante la loro vita. Le uova vengono deposte sulle foglie, sugli steli e sui frutti del pomodoro. Il periodo di incubazione delle uova dura dai 4 ai 10 giorni.
  • Larve: Le larve sono lo stadio più dannoso del ciclo di vita della Tuta absoluta. Le larve scavano mine nelle foglie e nei frutti, nutrendosi del tessuto vegetale. La durata di questa fase è di 14-16 giorni.
  • Pupe: La pupa si sviluppa nel terreno, all’interno o all’esterno delle mine larvali. Il periodo pupale dura dai 7 ai 10 giorni.
  • Adulti: Gli adulti sono farfalle notturne di colore grigio-marrone. Il periodo di vita degli adulti va dai 7 ai 15 giorni.

Identificazione

L’identificazione della Tuta absoluta può essere effettuata attraverso:

  • Danni alle piante: La presenza di mine sulle foglie, gli steli e i frutti sono indicatori chiave di un’infestazione da Tuta absoluta. Le mine larvali appaiono come gallerie irregolari nel tessuto vegetale.
  • Osservazione degli insetti: Gli adulti sono piccole farfalle notturne difficili da individuare durante il giorno. Le larve sono di colore verde chiaro o rosato con una testa scura.
  • Analisi molecolare: L’analisi del DNA può essere utilizzata per confermare l’identità della specie. La reazione a catena della polimerasi (PCR) può essere impiegata per discriminare la Tuta absoluta da altri insetti simili.
  • Trappole con feromoni: L’utilizzo di trappole specifiche con feromoni sessuali può aiutare a monitorare la presenza dell’insetto. L’analisi dei maschi catturati nelle trappole può confermare l’identità del parassita.

Piante ospiti

La Tuta absoluta è un parassita oligofago, il che significa che si nutre principalmente di piante appartenenti alla famiglia delle Solanacee. Le principali piante ospiti sono:

  • Pomodoro ( Solanum lycopersicum): La specie preferita dalla Tuta absoluta
  • Patata (Solanum tuberosum)
  • Melanzana (Solanum melongena)
  • Peperone (Capsicum annuum, Capsicum chinense)
  • Altre solanacee selvatiche e coltivate

Gestione e controllo

La gestione della Tuta absoluta è complessa a causa della sua elevata capacità riproduttiva e della sua rapida diffusione. Un approccio integrato, che combina diverse strategie, è essenziale per un controllo efficace:

  • Metodi preventivi:
    • Ispezione fitosanitaria: Monitoraggio rigoroso delle piante e del materiale di propagazione.
    • Protezione meccanica: Utilizzo di serre con reti antinsetto.
    • Rotazione delle colture: Alternanza di colture per ridurre la presenza del parassita.
  • Metodi biologici:
    • Nemici naturali: Utilizzo di predatori e parassitoidi naturali della Tuta absoluta, come Trichogrammatids.
    • Entomopatogeni: Applicazione di funghi entomopatogeni (Beauveria bassiana e Metarhizium anisopliae) e batteri come Bacillus thuringiensis.
    • Nematodi entomopatogeni.
  • Metodi comportamentali:
    • Trappole con feromoni: Utilizzo di trappole con feromoni sessuali per la cattura massale degli adulti.
    • Sostanze volatili: Utilizzo di sostanze volatili attrattive o repellenti per influenzare il comportamento dell’insetto. Composti come 1-nonanolo, etil ottanoato, trans,trans-2,4-nonadienale e trans-2-nonenale possono influenzare la deposizione delle uova.
  • Metodi chimici:
    • Insetticidi: Utilizzo di insetticidi chimici, con particolare attenzione alla selezione di prodotti a bassa tossicità. L’utilizzo ripetuto di insetticidi può portare allo sviluppo di resistenze nel parassita.
    • Bioinsetticidi: Utilizzo di bioinsetticidi come lo spinosad.
  • Integrated Pest Management (IPM):
    • L’approccio più efficace per il controllo della Tuta absoluta è l’IPM, che combina diverse strategie di gestione e controllo.
  • Microbioma:
    • Lo studio del microbioma della Tuta absoluta ha rivelato la presenza di batteri potenzialmente utili per il controllo biologico.

Conclusioni

La Tuta absoluta è un parassita altamente distruttivo che rappresenta una grave minaccia per la produzione di pomodoro in tutto il mondo. La gestione di questo parassita richiede un approccio integrato che combini diversi metodi di controllo, dando priorità alle strategie biologiche e minimizzando l’uso di insetticidi chimici. La ricerca continua nel campo della biologia, dell’ecologia e del controllo della Tuta absoluta è essenziale per sviluppare nuove strategie e garantire la sostenibilità della produzione di pomodoro.

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Pomodoro in Serra: Metodi, Vantaggi, Problematiche e Soluzioni per la coltivazione

La coltivazione del pomodoro in serra è un metodo sempre più diffuso per la produzione di questo ortaggio. Questo sistema permette di creare un ambiente controllato, ideale per la crescita delle piante, con temperature, luce e umidità adeguate. Tuttavia, la coltivazione in serra comporta anche sfide specifiche, come la gestione delle malattie e la necessità di pratiche agronomiche particolari.

Pomodoro in serra

Vantaggi della Coltivazione in Serra

La coltivazione del pomodoro in serra offre diversi vantaggi per le aziende agricole:

  • Flessibilità dei cicli di coltivazione: Permette di organizzare i cicli di coltivazione in modo più flessibile, adattandosi meglio alle richieste del mercato.
  • Protezione dalle condizioni climatiche avverse: La serra protegge le piante da eventi climatici intensi come pioggia, vento e grandine.
  • Gestione ottimizzata dell’irrigazione e della concimazione: L’irrigazione localizzata, spesso associata alla fertirrigazione, permette una gestione più precisa dell’apporto di acqua e nutrienti.
  • Maggiore controllo sulla produzione: La serra consente una migliore articolazione delle modalità e dei tempi di raccolta, assicurando una produzione più regolare.
  • Qualità e resa migliorate: Le bacche si caratterizzano per sapore, grado brix, colorazione intensa e migliori proprietà nutrizionali.

Esigenze della Pianta di Pomodoro

La coltivazione in serra mira a ricreare un habitat ideale per le esigenze della pianta di pomodoro, in particolare in termini di temperatura e luce. Le aziende agricole si organizzano con cicli di coltivazione articolati, tecniche colturali appropriate e varietà adatte alle richieste del mercato. La ricerca genetica mira a ottenere piante con:

  • Crescita indeterminata e lungo periodo di raccolta
  • Vegetazione non eccessivamente folta per favorire la circolazione dell’aria
  • Fioritura e allegagione anche in condizioni non ottimali
  • Massima resistenza ai patogeni

Organizzazione della Coltivazione in Serra

La coltivazione dei pomodori in serra prevede l’impiego di piantine da vivaio, spesso anche innestate. L’allevamento è tipicamente verticale, con sostegni per ancorare la pianta e favorire la produttività e le operazioni colturali. La potatura verde, con la cimatura e l’eliminazione dei germogli ascellari, è fondamentale per controllare l’accrescimento.

Pratiche Agronomiche Indispensabili

  • Potatura: Fondamentale per il controllo della crescita della pianta, con la cimatura e l’eliminazione dei germogli ascellari.
  • Impollinazione: L’introduzione di colonie di bombi all’interno della serra favorisce l’impollinazione, grazie alla loro attività di ricerca del nettare.
  • Fertirrigazione: Permette una gestione ottimale dell’apporto di acqua e concimi, anche se la coltivazione del pomodoro in serra è tra le più gravose in termini di input esterni con i metodi classici.

Problematiche e Malattie del Pomodoro in Serra

La coltivazione in serra, nonostante i vantaggi, è soggetta a diverse avversità di tipo biotico e abiotico. La monocoltura e l’uso massiccio di prodotti chimici possono favorire le malattie, causate da funghi, virus e batteri, e determinare la stanchezza del substrato. Tra le malattie più diffuse si segnalano: botrite, peronospora, oidio, fusarium, verticillium, cancro batterico, virus del mosaico, marciume apicale e nematodi. L’oidio, in particolare, si diffonde facilmente attraverso i conidi trasportati dal vento, con il fungo Leveillula taurica che colonizza l’interno delle foglie. La peronospora è temuta soprattutto in vivaio e può raggiungere le serre con piantine infette. Inoltre, anche lo stress idrico può causare problemi come l’edema.

Strategie di Controllo delle Malattie

Per contrastare le malattie, è importante adottare strategie di controllo integrate, che comprendono:

  • Utilizzo di varietà resistenti: La scelta di varietà tolleranti alle principali avversità è un primo passo fondamentale.
  • Controllo biologico: Si utilizzano insetti utili per la lotta biologica, come i bombi per l’impollinazione, e prodotti biologici come lo zolfo, il bicarbonato di potassio, Ampelomyces quisqualis e Bacillus amyloliquefaciens.
  • Prodotti elicitori o induttori di resistenza: Attivano i meccanismi di difesa naturali della pianta, creando uno scudo preventivo.
  • Pesticidi e fumiganti chimici: Il loro utilizzo, anche se necessario in alcuni casi, deve essere limitato per evitare la sterilità biologica del substrato.

Soluzioni Innovative per una Coltivazione Sostenibile

Per migliorare la coltivazione del pomodoro in serra, è necessario abbandonare le metodologie classiche e adottare soluzioni innovative. Alcuni fertilizzanti biologici ad esempio, hanno un formulato che aumenta la potenzialità agronomica del terreno e migliora il metabolismo delle piante, incrementando la resistenza alle malattie e agli stress climatici, mantenendo costante la produttività e migliorando la qualità dei frutti. L’impiego di microrganismi utili, come i Trichodermi, favorisce lo sviluppo della rizosfera, creando condizioni favorevoli per la crescita radicale. Inoltre, si stanno studiando metodi di biocontrollo con nano-biopesticidi.

L’Importanza della Ricerca e dell’Innovazione

La ricerca genetica è fondamentale per ottenere materiali vegetativi sempre migliori, con caratteristiche di resistenza e adattabilità. Gli studi sulla genomica e la trascrittomica del pomodoro, grazie alle moderne tecnologie di sequenziamento, stanno aprendo nuove prospettive per la selezione di varietà più performanti e resistenti agli stress abiotici e biotici. Inoltre, l’integrazione di diverse discipline “omiche”, come la proteomica, la metabolomica e la ionomica, permette di comprendere in modo più approfondito le risposte delle piante agli stress ambientali, aprendo la strada a nuove strategie di miglioramento genetico.

Conclusioni

La coltivazione del pomodoro in serra è un settore in continua evoluzione, che richiede un approccio integrato e attento alle esigenze delle piante e dell’ambiente. Grazie alla ricerca, all’innovazione e all’adozione di pratiche agronomiche sostenibili, è possibile ottenere produzioni di qualità, riducendo al minimo l’impatto ambientale e garantendo un reddito adeguato per gli agricoltori.

https://youtu.be/MIF2IckiaF4