Meteo e Previsioni in Italia – 10 giugno 2025 – agricoltura

Meteo per Italia:

Condizioni attuali: Soleggiato, 81°F (27°C)

Previsione giornaliera:

  • martedì, giugno 10: Minima: 60°F (16°C), Massima: 89°F (32°C), Descrizione: Sole velato
  • mercoledì, giugno 11: Minima: 62°F (17°C), Massima: 91°F (33°C), Descrizione: Sole velato
  • giovedì, giugno 12: Minima: 64°F (18°C), Massima: 93°F (34°C), Descrizione: Sole velato
  • venerdì, giugno 13: Minima: 67°F (20°C), Massima: 94°F (34°C), Descrizione: Sole velato
  • sabato, giugno 14: Minima: 69°F (20°C), Massima: 96°F (36°C), Descrizione: Molto caldo
  • domenica, giugno 15: Minima: 66°F (19°C), Massima: 98°F (37°C), Descrizione: Molto caldo
  • lunedì, giugno 16: Minima: 65°F (19°C), Massima: 95°F (35°C), Descrizione: Sole velato

Nord Italia

  • 11–15 giugno: tempo stabile, cielo sereno o velato, con temperature massime in aumento fino a 34 °C, minime tra i 16–20 °C.
  • Qualche insidia nelle zone alpine: non si escludono locali temporali pomeridiani, in particolare tra Piemonte, Alto Adige e Dolomiti.
  • L’anticiclone africano garantirà giornate piene di sole, ma con possibilità di rovesci sulle Alpi.

Centro Italia

  • Condizioni generali: cielo prevalentemente sereno o poco nuvoloso, con qualche velatura e temporali isolati nell’entroterra (Toscana, Umbria) nel pomeriggio.
  • Temperature massime: 32 °C – 35 °C; minime: 17 °C – 20 °C.
  • Alta pressione stabile proveniente dal Nord Africa, con clima securo e stabile almeno fino al weekend.

Sud Italia

  • 11–15 giugno: clima rovente su Puglia, Calabria e Sicilia, con massime tra 35 °C e 38 °C, minime notturne calde (21 °C – 23 °C)
  • Le coste godranno di mari poco mossi ma venti moderati; afa intensa soprattutto nelle ore serali .
  • Isole (Sardegna e Sicilia): punte fino a 40 °C nel weekend, alta probabilità di incendi boschivi, soprattutto in Sardegna.

Isole

  • Sicilia: clima caldo e torrido, nulla da segnalare come precipitazioni, afa acuta a Palermo e Catania .
  • Sardegna: attese fiammate sahariane con punte oltre i 37–38 °C, instabilità quasi assente.

Tendenze

  • L’anticiclone africano è stabile e posizionato sull’Italia, sostenendo temperature 3–5 °C sopra la media stagionale, soprattutto al Centro‑Sud.
  • Precipitazioni quasi assenti, tranne temporali occasionali pomeridiani su Alpi e zone interne del Centro.
  • Da metà mese probabile attenuazione graduale dell’alta pressione, ma ancora calore intenso, con possibili rovesci in montagna.

Impatto sull’agricoltura

Vantaggi

  • Clima caldo e stabile facilita la maturazione accelerata di cereali, olive, frutta estiva e pomodori, con rese anticipate.
  • Le temperature elevate aiutano l’accumulo zuccherino in vite e frutta, migliorando qualità e gusto.

Criticità

  • Stress idrico grave per colture non irrigate: mais, foraggi e ortaggi rischiano perdite di resa e qualità se la siccità persiste.
  • Rischio fitosanitario: caldo + umidità (afa notturna) favoriscono malattie fungine (in vite e pomodoro).
  • Incendi e siccità in Sardegna e Sicilia possono danneggiare colture estensive e limitarne l’accesso foriero di danni ingenti.

Consigli operativi

  1. Irrigare per evitare stress idrico, soprattutto in orzo, mais e ortaggi.
  2. Controllare e curare l’irrigazione di precisione, limitando vaporizzazioni.
  3. Monitorare malattie fungine e agire preventivamente con trattamenti.
  4. In zone a rischio incendio, adottare misure antincendio (barriere vegetali, attrezzi puliti).
  5. Valutare anticipo di raccolta per frutta e ortaggi per sfruttare le condizioni favorevoli.

Conclusione

Nella settimana fino al 15 giugno, la penisola vivrà una fase calda e stabile, guidata dall’anticiclone africano. Il Nord avrà qualche temporale diurno; il Centro e Sud resteranno soleggiati e roventi. L’agricoltura può trarre vantaggio per l’avanzamento delle colture, ma necessita cautela su irrigazione, fitopatologie e rischio incendi.

 

Il team di PAN

Settimana 23 – PAN analisi – (2-8 giugno 2025)

La settimana n. 23 del 2025 ha mostrato un quadro di mercato contrastato. In generale, si è registrato un calo diffuso dei prezzi per molti prodotti ortofrutticoli, attribuibile all’aumento dell’offerta stagionale e a consumi meno vivaci, complice il meteo incerto. Frutta estiva e ortaggi di stagione stanno entrando nel pieno della produzione, con disponibilità abbondante che in diversi casi supera la domanda, ancora frenata dal clima mite. Fanno eccezione alcune primizie ancora ricercate, come fragole e albicocche, le cui quotazioni hanno mostrato timidi rialzi settimanali in alcune piazze. Nel complesso, il mercato è apparso ben rifornito e competitivo, con prezzi in flessione per la maggior parte delle referenze rispetto alla settimana precedente.

Analisi dei Prezzi dei Prodotti Ortofrutticoli Stagionali

Di seguito, è presentato l’andamento dei prezzi all’ingrosso di 12 prodotti ortofrutticoli stagionali chiave:

  • Zucchine (scure lunghe 14–21 cm): I prezzi all’ingrosso si sono attestati tra 0,70 e 0,80 €/kg (prezzo medio ~0,75 €/kg) nei mercati del Nord. La tendenza è stata di leggero calo rispetto alla settimana precedente, grazie all’entrata in produzione delle coltivazioni in pieno campo, sebbene non ancora a pieno regime. Le quotazioni sono rimaste comunque leggermente superiori a quelle dello scorso anno, ma tendono a diminuire con l’aumento dell’offerta.
  • Meloni retati: I prezzi all’ingrosso sono stati di 1,50–2,00 €/kg per il melone retato di buona qualità. Il prezzo medio è stato intorno a 1,70–1,80 €/kg, registrando un calo del -9,5% rispetto alla settimana precedente. La tendenza è stata in diminuzione. La campagna dei meloni italiani, iniziata in Sicilia e ora anche nel Lazio, procede regolarmente, con alti quantitativi disponibili e una domanda ancora fiacca, il che ha spinto i prezzi verso il basso. I meloni lisci, appena arrivati sui mercati, hanno mostrato prezzi medi sui 2,50 €/kg, stabili per il momento.
  • Angurie: Le angurie precoci siciliane sono state scambiate tra 0,80 e 1,00 €/kg a seconda della pezzatura. La tendenza è stata di leggero calo, con prezzi scesi di circa -7% rispetto a una settimana fa. La campagna è partita in anticipo quest’anno e la qualità sta migliorando nettamente; tuttavia, le temperature non ancora estive hanno mantenuto bassa la domanda, esercitando pressione ribassista sulle quotazioni di inizio giugno.
  • Ciliegie (duroni Ferrovia): I prezzi all’ingrosso in Puglia e sui mercati del Nord sono stati tra 6,00 e 7,00 €/kg per le ciliegie Ferrovia di calibro medio-grande (prezzo prevalente ~6,50 €/kg). La tendenza è stata in deciso calo rispetto alla settimana precedente: le quotazioni si sono ridimensionate sensibilmente dopo i picchi iniziali di stagione. La domanda è rimasta sotto le aspettative, complice la qualità non ottimale dovuta al clima (frutti di calibro ridotto e qualche problema causato dal freddo primaverile). Anche le varietà precoci sono alle ultime battute e stanno lasciando spazio ai duroni italiani, che comunque faticano a spuntare i prezzi elevati di inizio campagna.
  • Pesche gialle: I prezzi sono stati molto variabili in base alla pezzatura e all’origine. Si è andati da circa 1,50 €/kg per le pesche di calibro medio-piccolo (origine Italia o Spagna) fino a 3,00 €/kg per i calibri maggiori di categoria extra. Questa settimana i prezzi delle pesche hanno segnato un deciso calo – tipicamente una riduzione di -0,20/-0,25 €/kg sulle piazze all’ingrosso – per favorire le vendite, ancora contratte a causa della qualità non ancora ottimale e dell’offerta abbondante. Le pesche italiane e spagnole sono entrate sul mercato contemporaneamente e con qualche settimana di anticipo rispetto al solito, incrementando la competizione sul prezzo.
  • Albicocche: Le quotazioni sono state in leggero rialzo su alcuni mercati per le nuove varietà. I prezzi all’ingrosso medi si sono attestati tra 2,40 e 2,70 €/kg per le albicocche di calibro commerciale. In questa settimana alcune piazze hanno visto aumenti di prezzo sulle partite migliori, grazie alla progressiva entrata nel vivo della campagna. La produzione nazionale sta crescendo di volume lentamente: sono terminate le cultivar più precoci lasciando spazio a varietà più richieste e organoletticamente migliori, sebbene il clima instabile non abbia ancora favorito pienamente lo sviluppo dei frutti (molte albicocche attualmente di calibro medio-piccolo).
  • Pomodori (da pieno campo): L’offerta è stata in forte aumento e i prezzi in ribasso marcato su base settimanale. L’ingresso massiccio nei mercati delle produzioni estive ha causato un vero crollo dei prezzi all’ingrosso dei pomodori, con la domanda che non tiene il passo dell’offerta. Attualmente i prezzi medi nei mercati sono stati molto bassi, specialmente per le tipologie di piccolo calibro. Su base annua, i prezzi dei pomodorini sono risultati inferiori di circa -60% rispetto allo stesso periodo del 2024, un dato che evidenzia la gravità dell’attuale fase di surplus.
  • Fragole: La coda della campagna fragole ha registrato ancora prezzi stabili su livelli sostenuti, grazie all’ottima qualità del prodotto disponibile. Nei mercati all’ingrosso si sono rilevate quotazioni comprese tra 3,00 e 5,00 €/kg, in base alla provenienza e varietà. Rispetto alla scorsa settimana la tendenza è stata stabile con lievi oscillazioni locali; si nota però un iniziale calo nella domanda da parte dei consumatori, complice l’arrivo di altra frutta estiva alternativa.
  • Lattughe: C’è stata ampia disponibilità di lattuga sul mercato, con prezzi diversificati per tipologia ma generalmente su livelli stabili o in leggero calo. Le abbondanti produzioni primaverili, favorite dal clima umido, hanno tenuto bassi i listini, e i prezzi potrebbero scendere ulteriormente con l’aumento delle temperature che accelera la crescita (e quindi l’offerta) nelle zone di produzione.
  • Cetrioli: L’offerta è stata molto abbondante e i prezzi ai minimi stagionali. Rispetto alla scorsa settimana si è confermato un forte calo dei prezzi, su livelli sensibilmente più bassi della media del periodo. La produzione, in pieno picco grazie al caldo di fine maggio, supera la domanda e garantisce convenienza sul mercato.
  • Patate: Si è nella fase di transizione tra le ultime patate da conservazione della scorsa annata e le nuove patate novelle nazionali. Le patate comuni di varietà a pasta gialla provenienti dall’estero si sono attestate su 0,50–0,85 €/kg all’ingrosso. Le patate novelle italiane spuntano prezzi più elevati: circa 1,10–1,20 €/kg, grazie alla maggiore freschezza e richiesta del prodotto nuovo. La tendenza è stata stabile su base settimanale, con leggeri assestamenti locali.
  • Fagiolini: L’offerta è stata in pieno aumento e i prezzi in flessione. I fagiolini verdi da raccolta manuale si sono collocati tra 3,00 e 4,00 €/kg all’ingrosso, con punte fino a 5,00 €/kg per i baccelli fini di qualità extra. Si stima un ribasso settimanale di qualche punto percentuale, dovuto all’ampia disponibilità di prodotto che supera la domanda. L’offerta abbondante garantisce convenienza, e con l’arrivo di temperature più alte la produzione potrebbe accelerare ulteriormente, spingendo i prezzi ancora verso il basso nelle prossime settimane.

Notizie dal Campo: Raccolte, Rese e Testimonianze

Nei campi italiani la stagione estiva sta entrando nel vivo, con andamenti differenziati per coltura. In Sicilia e nelle regioni del Sud molte raccolte sono partite in anticipo rispetto al solito, come per le angurie, la cui campagna è iniziata prima del previsto grazie al caldo precoce di maggio. I produttori di melone in Sicilia segnalano un’ottima qualità dei primi frutti retati. Nel frattempo, sta per terminare la raccolta dei meloni siciliani e sta per iniziare quella nelle zone del Nord Italia.

Per le drupacee, la stagione presenta fenomeni insoliti: le pesche e nettarine italiane sono comparse sul mercato quasi in contemporanea con quelle spagnole, a causa di un anticipo di maturazione in Italia e di un lieve ritardo in Spagna. Ciò ha portato a un’offerta combinata molto ampia sin da fine maggio. I produttori italiani riportano che nettarine e pesche di inizio campagna hanno incontrato una domanda tiepida, a causa della qualità non eccellente dei primi stacchi e del clima non ottimale, il che ha richiesto di abbassare i prezzi.

Situazione opposta per le ciliegie: dopo un avvio di stagione con prezzi record e pochissimi volumi, ora la raccolta è in pieno corso da Vignola alla Puglia e l’offerta sta finalmente aumentando. La qualità delle partite italiane, però, risente ancora delle bizzarrie meteo. Ciò sta favorendo la concorrenza del prodotto estero.

Sul fronte orticolo, asparagi e carciofi sono ormai a fine ciclo. In piena produzione invece zucchine, fagiolini, lattughe, cetrioli e gli altri ortaggi estivi: nel Centro-Sud le condizioni climatiche delle ultime settimane hanno favorito una rapida crescita di queste colture. I fagiolini in particolare stanno registrando rese molto elevate. Anche le lattughe mostrano ottime rese dopo le piogge di maggio.

Dal punto di vista logistico, non si segnalano criticità rilevanti nei trasporti. Nel complesso, i magazzini di condizionamento e le piattaforme GDO stanno gestendo senza intoppi il flusso crescente di prodotti estivi, grazie anche alla maggiore disponibilità di manodopera rispetto al periodo pandemico.

Meteo e Impatti Agricoli (Nord, Centro, Sud)

La situazione meteorologica ha influenzato significativamente il comparto ortofrutticolo. Al Nord Italia, dopo un mese di maggio eccezionalmente piovoso, l’inizio di giugno vede ancora instabilità: piogge e temporali hanno interessato Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. Questa piovosità sopra la media ha agevolato la diffusione di malattie fungine su diverse colture. Da segnalare anche grandinate di forte intensità a inizio settimana in alcune zone del Piemonte orientale e della Lombardia, causando danni localizzati. Le previsioni indicano un miglioramento dal weekend con temperature in rialzo verso valori estivi.

Nell’Italia centrale, la settimana è stata caratterizzata da condizioni meteo variabili. Toscana e Umbria hanno vissuto rovesci intermittenti e temperature sotto la media stagionale, con impatti negativi sulla maturazione di alcuni frutteti. Gli agronomi notano un ritardo di circa 7–10 giorni nella maturazione di alcune varietà di pesche e nettarine. Nessuna allerta meteo grave per il Centro: nella seconda parte della settimana il tempo è migliorato, e le previsioni indicano un ulteriore rialzo termico, condizioni che dovrebbero favorire una ripresa della maturazione dei frutti in ritardo.

Al Sud Italia il clima è decisamente più favorevole alle colture. La prima settimana di giugno ha visto temperature estive soprattutto in Puglia, Basilicata e Sicilia, accelerando le ultime fasi di maturazione di prodotti come meloni, angurie e pomodori. Tuttavia, l’assenza di piogge significative da qualche settimana sta iniziando a destare preoccupazione per possibili condizioni di siccità localizzate. Da segnalare anche il rischio incendi e la prima comparsa della mosca della frutta in Sicilia orientale.

In sintesi, Nord e Centro stanno facendo i conti con gli effetti di un clima instabile e umido, mentre il Sud beneficia di un clima caldo che migliora la qualità dei raccolti, pur iniziando a guardare con attenzione alla riserva idrica per l’estate.

Novità dalla GDO e dalla Distribuzione

La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) sta adeguando strategie e promozioni all’andamento del mercato. I consumi di frutta estiva sono partiti in modo meno vivace del previsto. Per stimolare gli acquisti, molte catene della GDO hanno lanciato promozioni aggressive su prodotti di punta di stagione, come meloni e pesche nettarine. Le iniziative promozionali riguardano soprattutto meloni, angurie mini, ciliegie di calibro medio e nettarine. I reparti ortofrutta dei supermercati evidenziano i prodotti 100% italiani, con un assortimento che privilegia l’origine domestica.

Sul fronte dei consumi, i dati più recenti indicano un andamento complessivamente in linea con lo scorso anno a volume per la verdura (+4–5%), mentre la frutta fresca accusa una piccola flessione (-1–2%). Tale calo della frutta sarebbe però compensato da un aumento dei consumi di frutti di bosco confezionati e IV gamma (insalate pronte). I retailer si attendono un deciso incremento delle vendite di meloni, angurie, pesche e uva da tavola non appena le temperature saliranno stabilmente.

Con giugno la GDO ha ampliato l’assortimento di prodotti estivi, con le prime angurie e albicocche italiane. L’offerta di ciliegie si è allargata a più categorie. Nei reparti si nota l’assenza quasi totale di frutta d’importazione extra-EU tipica dell’inverno. Le catene della distribuzione stanno anche adeguando i planogrammi e la logistica, privilegiando forniture frequenti per prodotti deperibili e incrementando le scorte per prodotti come meloni e angurie.

In ambito comunicazione e marketing, molte insegne stanno enfatizzando i prodotti locali e certificati, valorizzando i fornitori regionali e le eccellenze come il Melone Mantovano IGP e la Ciliegia di Vignola IGP.

Prospettive per la Settimana Successiva

Le aspettative per la settimana n. 24 (9–15 giugno 2025) delineano uno scenario ancora improntato all’abbondanza di offerta e a prezzi tendenzialmente sotto pressione, ma con possibili assestamenti. Diversi operatori si attendono un ulteriore incremento dei volumi disponibili, man mano che le produzioni di pieno campo del Centro-Nord raggiungeranno il picco. Questo aumento di quantitativi potrebbe inizialmente causare un’ulteriore lieve flessione dei prezzi per i prodotti già in surplus.

Tuttavia, sul fronte della domanda si intravedono segnali positivi: con l’arrivo del bel tempo e del caldo estivo, i consumi dovrebbero finalmente decollare. Si aspetta quindi che angurie, meloni, pesche e pomodori beneficeranno di vendite in crescita, aiutando a riequilibrare parzialmente il rapporto offerta/domanda. In altre parole, si potrebbe assistere a un punto di svolta in cui i prezzi delle principali referenze smetteranno di calare e tenderanno a stabilizzarsi, se non addirittura a risalire leggermente.

Un altro fattore da monitorare sarà il meteo locale: eventuali ondate di calore improvvise o, al contrario, nuove perturbazioni temporalesche, potrebbero influire rapidamente sui prezzi.

Sul breve termine (7–10 giorni), la tendenza più probabile è di stabilità o lieve ribasso per la maggior parte dei prezzi ortofrutticoli. Prodotti come fagiolini, pomodori e zucchine potrebbero scendere ancora. Anche le ciliegie potrebbero deprezzarsi ulteriormente. Per le drupacee, si prospetta un possibile assestamento. Di contro, fragole e asparagi – ormai a fine corsa – potrebbero vedere qualche rialzo locale dovuto alla scarsa disponibilità residua.

In ottica di medio termine, gli analisti di mercato guardano alla seconda metà di giugno con moderato ottimismo: se le condizioni climatiche si stabilizzeranno, la domanda interna di frutta e verdura dovrebbe crescere sensibilmente. Inoltre, possibili esportazioni verso i Paesi del Nord Europa potrebbero dare sbocco a parte del prodotto italiano, contribuendo a sostenere i prezzi domestici.

In conclusione, la settimana prossima sarà cruciale per capire se il mercato ortofrutticolo raggiungerà un equilibrio. Gli occhi sono puntati sul meteo e sulla reazione dei consumi: un’ondata di caldo potrebbe letteralmente “girare” il mercato, facendo risalire le vendite e normalizzando i listini.

Notizie Internazionali Ortofrutticole

Il panorama ortofrutticolo europeo ed internazionale presenta dinamiche simili a quelle italiane, con alcune peculiarità. In Spagna e Grecia si registrano difficoltà di mercato analoghe. Alcuni paesi del Nord Europa, come la Germania, riferiscono di un surplus di frutta estiva importata che ha portato a riduzioni di prezzo generalizzate.

Sul fronte degli scambi internazionali, l’Italia continua a movimentare volumi importanti. In questo periodo le esportazioni italiane di kiwi e mele stanno proseguendo con buoni riscontri. Più rilevante per la stagione corrente è l’export di uva da tavola, che inizierà le spedizioni verso il Nord Europa e il Medio Oriente da metà giugno.

A livello di politiche europee, prosegue l’implementazione della nuova PAC 2023–2027 nel settore ortofrutticolo. Significativo anche il fatto che il Regolamento europeo sui fitofarmaci sia in fase di revisione. La Commissione UE sta valutando misure di sostegno straordinarie per i settori colpiti da calamità.

In ambito fiere ed eventi, è da segnalare il successo di Macfrut 2025, la fiera internazionale dell’ortofrutta tenutasi a Rimini. L’edizione 2025 ha registrato numeri record, confermandosi un hub globale di riferimento per il settore. In fiera sono emerse le tendenze chiave a livello mondiale: digitalizzazione della filiera, nuove varietà resistenti e packaging sostenibile.

Dal fronte logistico internazionale, buone notizie: il trasporto marittimo di container refrigerati attualmente non presenta criticità né colli di bottiglia, facilitando così le esportazioni di prodotti deperibili. Anche i valichi stradali verso il Nord Europa sono fluidi.

Infine, una notizia curiosa: i produttori di banane del Centro America segnalano un leggero surplus produttivo e stanno spingendo verso l’Europa quantitativi maggiori a prezzi scontati, prevedendo che le banane manterranno prezzi convenienti. In Marocco, invece, viene riportato un crollo dei prezzi della frutta secca sul mercato all’ingrosso locale.

Bandi, Normative e Novità Istituzionali in Italia

Sul versante istituzionale e normativo, la settimana è ricca di aggiornamenti di rilievo per il settore ortofrutticolo italiano:

  • Sostegni post-calamità in Emilia-Romagna: La Regione Emilia-Romagna ha attivato nel 2025 un bando specifico per aiutare le imprese agricole colpite dalle calamità naturali del 2024. In parallelo, il governo ha prorogato fino alla fine del 2025 lo stato di emergenza per le zone alluvionate del 2023.
  • Interventi regionali in Veneto: La Regione Veneto sta affrontando le conseguenze delle avversità climatiche recenti. Ha avviato le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale e ha attivato un fondo regionale di emergenza da 1 milione di euro per contributi immediati alle aziende ortofrutticole. Inoltre, sono in cantiere nuovi bandi PSR per la seconda metà del 2025.
  • Novità in Sicilia: La Sicilia sta facendo i conti con problemi strutturali aggravati dalla siccità. La Regione Siciliana ha reagito attivando interventi regionali straordinari per la modernizzazione irrigua e il supporto alla liquidità delle imprese. È stato reso disponibile un servizio per l’anticipo delle annualità 2025 delle domande di pagamento nei settori ortofrutta, olio e patate.
  • Politiche nazionali e assicurazioni: A livello ministeriale, è stata segnalata una rettifica normativa riguardo alle assicurazioni agevolate sulle colture, volta a incentivare una maggiore adesione degli agricoltori alle polizze agevolate. Il Ministero ha confermato che attiverà nel 2025 anche la misura di “stoccaggio privato” per i prodotti ortofrutticoli in crisi di mercato.
  • Nuovo Comitato Ortofrutta DOP IGP: È stata annunciata la nascita del Comitato Ortofrutta a Indicazione Geografica, presentato ufficialmente durante Macfrut 2025. Questo nuovo organismo punta a rafforzare la sinergia tra i consorzi di tutela ortofrutticoli e dare risposte unitarie alle esigenze delle filiere a indicazione geografica.
  • Fondi e progetti di filiera: Continuano inoltre i finanziamenti per progetti di filiera e contratti di distretto nell’ortofrutta. Nel 2024 il MASAF aveva approvato diversi Contratti di Filiera, e nel 2025 stanno iniziando a concretizzarsi gli investimenti. Le Regioni stanno predisponendo i bandi del PSR 2025.

Conclusione e Spunto Operativo

In conclusione, la settimana 23 ha evidenziato un mercato ortofrutticolo italiano dinamico ma sbilanciato: molta offerta e domanda in ritardo. I prezzi di molti prodotti sono scesi sensibilmente, creando opportunità per i compratori ma preoccupazioni per i produttori. L’estate ormai imminente potrebbe però riequilibrare la situazione, con un graduale miglioramento dello scenario e stabilizzazione dei prezzi.

Come spunto operativo, gli operatori della filiera dovrebbero sfruttare questo momento per essere proattivi. La GDO e i grossisti possono intensificare le promozioni mirate per smaltire le eccedenze. I produttori e le OP possono valutare strategie di gestione dell’offerta, come calibrare la raccolta o destinare quote di prodotto alla trasformazione o all’export extra-UE. È inoltre questo il momento di monitorare attentamente la qualità. Infine, non bisogna trascurare l’utilizzo degli strumenti di gestione del rischio. La lezione di questa settimana è chiara: la filiera ortofrutticola deve saper reagire in modo flessibile ai cambiamenti repentini, facendo sistema.

 

Il team di PAN