Prezzi ortofrutta : cali più tenute

Questa settimana i prezzi all’ingrosso mostrano tendenze chiare: calo per la maggior parte delle referenze estive, con pochi prodotti in controtendenza. I dati sono forniti da listini ufficiali (mercato Milano Foody, FreshPoint Magazine) e aggiornamenti ISMEA al 5 luglio 2025.

Confronto Nord–Centro–Sud su oltre 20 referenze

  1. Angurie – Nord: 1,00–1,20 €/kg (–5 %), Centro: 0,90–1,10 €/kg (–4 %), Sud: 1,10–1,30 €/kg (stabili).

  2. Meloni retati – Nord: 1,50–1,80 €/kg (+5 %), Centro: 1,40–1,60 €/kg (–10 %), Sud: 1,50–2,00 €/kg (–10 %) .

  3. Cetrioli (barattieri Puglia) – Centro/Sud 1,30–1,40 €/kg (+0,05 €) .

  4. Zucchine – Nord: 0,70–0,90 €/kg (–15 %), Centro: 0,60–0,80 €/kg (–12 %), Sud: 0,50–0,70 €/kg (–10 %).

  5. Pomodori ciliegini – Nord: 2,20–2,50 €/kg (–2/–5 %), Centro e Sud andamento simile .

  6. Pomodori da sugo (grappolo, San Marzano) – prezzi stabili sull’intero territorio.

  7. Peperoni – Nord: + contrazione, ma stabile; Sud in leggero rialzo (+12‑15 %).

  8. Melanzane – Nord/Centro: 0,50–0,65 €/kg (–5 %), Sud: tenuta stabile/in crescita lieve.

  9. Fagiolini – prezzi elevati (3,30–4,00 €/kg) e in crescita su tutto il territorio (+5‑10 %) .

  10. Finocchi – prezzi stabili attorno a 1,50–1,80 €/kg su Nord‑Centro‑Sud.

  11. Radicchio – lieve calo nei listini su tutta Italia.

  12. Lattuga – Nord e Centro in calo, Sud più stabile (0,90–1,20 €/kg).

  13. Cipolle – calo diffuso, con lieve flessione su tutte le aree.

  14. Pesche polpa gialla – 2,20–3,00 €/kg con diminuzione rispetto settimana precedente.

  15. Percoche – prezzi da 1,50 a 2,00 €/kg, in calo soprattutto al Centro.

  16. Nettarine – calo marcato (–10 %) in Nord‑Centro‑Sud, quotazioni tra 1,20 e 1,80 €/kg.

  17. Susine – stabile o in lieve crescita (+?) su valori 2,80–3,00 €/kg.

  18. Ciliegie – stabili: 6,00–8,00 €/kg con margini moderati di calo Nord‑Sud.

  19. Uva da tavola – stabile o +2/3 % nei mercati del Sud (4,00–4,50 €/kg).

  20. Bietole/foglie verdi – stabile fra 1,20–1,50 €/kg su tutte le aree.


Fattori internazionali e possibili sviluppi futuri

  1. Studi recenti confermano che ondate estreme di caldo e siccità stanno generando picchi di prezzo rapidi su ortaggi e frutta, fenomeno già osservato nel 2022‑23 a livello globale .

  2. Secondo ISTAT, nel 2023 la produzione agricola italiana è calata del 3,9 % e frutta/viti sono scese dell’11 %, a causa del clima estremo: ciò può favorire riprese di prezzo in caso di offerta ridotta futura.

  3. A livello europeo, il report UE prevede cali produttivi di muse peche/nectarine (–5,8 %) e pomodori da industria (–2,6 %) nel 2024‑25, suggerendo possibile tensione sui prezzi in arrivo.

  4. La strategia dell’EU Farm to Fork e della climate‑smart agriculture promuove sostenibilità e resilienza; una supply chain più sostenibile aiuterà a contenere volatilità su medio termine.


Previsioni:

  • Prezzi più bassi (–5/–15 %) per zucchine, pomodori da consumo, nettarine, peperoni se l’offerta resta elevata.

  • Potenziamento domanda turistica e consumi GDO potrebbe stabilizzare o rialzare i prezzi per angurie, melanzane, fagiolini, uva.

  • Eventi climate‑driven nei prossimi mesi (dati UK, Spagna, Italia) potrebbero generare shock localizzati e rialzi rapidi sui prezzi freschi, soprattutto di pomodori insalata e drupacee.

  • Trend esotici (avocado, mango) dipendono dall’import, ma l’espansione locale (es. Sicilia) e costi logistica energetica possono influenzarne i prezzi.

Il team di PAN

Italia tra Sole e Temporali

Nord Italia

  • Lunedì–mercoledì: tempo soleggiato o con velature, clima stabile, massime attorno a 25–28 °C

  • Giovedì–sabato: aumento dell’instabilità con temporali pomeridiani su Alpi e Prealpi; piogge in estensione verso pianure e Triveneto

  • Domenica: miglioramento con tendenza al rasserenamento sui settori occidentali, fine parte settentrionale del peggioramento

Centro Italia

  • Inizio settimana: prevalenza di sole, con temperature comprese tra 26 e 30 °C.

  • Verso metà settimana: si attendono piovaschi isolati lungo l’Appennino nelle ore centrali.

  • Weekend: condizioni generalmente stabili, con temperature moderate e cieli poco nuvolosi.

Sud Italia e Isole

  • Tutta la settimana: clima caldo e stabile, con cieli per lo più sereni e temperature fino a 30–32 °C.

  • Possibili rovesci locali su rilievi interni nei giorni di transizione dell’aria fresca, ma senza fenomeni diffusi


Criticità meteo e scenari di maltempo

  • La settimana sarà caratterizzata da Italia divisa tra le regioni settentrionali interessate da instabilità e temporali, e le regioni meridionali protette dall’anticiclone africano

  • Al Nord si prevedono temporali localmente intensi, con possibili grandinate e raffiche di vento sui settori alpini e pre-alpini di Lombardia e Piemonte.

  • Nessun rischio significativo di alluvioni, ma possibili accumuli localizzati e fenomeni intensi a breve durata.

  • Il Centro-Sud rimane stabile, salvo brevi fenomeni sulle aree interne.


Impatti sull’agricoltura

Nord

  • I temporali forniranno precipitazioni utili ad alleviare stress idrici nei seminativi estivi e prati.

  • Rischio grandine su frutteti e vigneti: potrebbero verificarsi danni puntuali su ciliegie, drupacee o uva da tavola. Consigliabile l’uso di reti protettive .

  • Dopo le piogge, si raccomandano trattamenti fitosanitari mirati per prevenire malattie come peronospora o ticchiolatura.

Centro

  • Le piogge isolate sull’Appennino potrebbero portare beneficio localizzato, ma senza impatto uniforme.

  • La gestione irrigua resta fondamentale per serre e ortaggi da pieno campo.

Sud e Isole

  • Il caldo persistente richiede irrigazioni regolari, soprattutto per ortaggi sensibili (pomodori, melanzane, peperoni).

  • Stress idrico costante: occorre monitorare riserva acqua, usura dei pozzi e prevenire compromissione produttiva.

La settimana offre condizioni meteorologiche nette: instabilità al nord, mentre Centro e Sud restano stabili sotto un caldo moderato ma continuo. Per l’agricoltura italiana è cruciale impostare strategie su base geografica: protezione antigrandine al Nord, irrigazione di precisione al Centro e massima vigilanza idrica al Sud.

Il team di PAN

Tagli PAC, governance nuova e allarmi ortofrutta

Taglio storico al bilancio CAP europeo

La Commissione Europea ha presentato la proposta per il bilancio UE 2028–2034: il nuovo pacchetto unificato da circa € 2 trilioni include una quota CAP circoscritta a € 300 mld, una riduzione netta rispetto agli attuali € 386 mld del periodo 2021–2027). L’obiettivo dichiarato è mantenere i pagamenti diretti agli agricoltori, ma le associazioni agricole denunciano una forte perdita reale di capacità di spesa, definendo il provvedimento come una “dichiarazione di guerra” al settore e organizzando proteste in vari Stati membri.

Accorpamento CAP e politica di coesione

Il piano prevede un’integrazione tra la politica agricola e quella di coesione in un unico fondo strategico da € 865 mld, gestito tramite Piani Nazionali e Regionali. Questo cambiamento strutturale comporta la possibile abolizione della tradizionale architettura a due pilastri del CAP, suscitando preoccupazioni sulla visibilità delle misure specifiche per l’agricoltura nel nuovo schema .

Reazione e dissenso delle organizzazioni agricole

Copa‑Cogeca, ECVC e altre organizzazioni europee hanno criticato aspramente la riforma, lanciando una petizione online e definendo il pacchetto proposto inadatto a sostenere i piccoli e medi agricoltori, timorosi di veder ridotta la stabilità dei redditi e l’accesso ai contributi ambientali e di crisi .

Nuovo quadro CAP: come cambia il sostegno

Il documento Q&A pubblicato dalla Commissione evidenzia che il nuovo CAP prevede:

  • un budget minimo di € 300 mld totalmente vincolato a sostegno al reddito e gestione delle crisi, inclusi € 6,3 mld riservati alla riserva di mercato (Unity Safety Net);
  • una forte semplificazione amministrativa con approccio territoriale e incentivi ambientali integrati per pratiche climaticamente sostenibili (con target ambientali del 43% sotto gli obiettivi CAP).

Nuovo gruppo legislativo scientifico sui temi agro‑alimentari

È stato istituito un organismo tecnico‑scientifico chiamato ESAAF (European Science Alliance for Agriculture and Food), formato da cinque istituti di ricerca europei, con il compito di fornire supporto scientifico indipendente alle decisioni UE su PAC, OGM di nuova generazione, biodiversità e innovazione agraria .

Digi‑innovazione: impatto dell’agtech nel contesto politico

Emergono timori crescenti che la carenza di fondi impedisca agli agricoltori di adottare tecnologie sostenibili, in particolare in ambito agtech e biopesticidi. Le riduzioni al budget CAP potrebbero rallentare le transizioni digitali necessarie per aumentare efficienza, ridurre sprechi e rispondere agli obiettivi climatici ed ambientali stabiliti dal Green Deal.


Nei prossimi mesi, il panorama politico europeo sarà caratterizzato da:

  • bilanci ristretti, che impongono scelte più mirate su investimenti in sostenibilità, ricerca e agricoltura digitale;
  • nuovi modelli di governance, con un ruolo rafforzato dei livelli nazionali/regionali nella distribuzione dei fondi;
  • pressioni dal basso da parte delle organizzazioni agricole, orientate a tutelare il sostegno a filiere sensibili come l’ortofrutta;
  • maggiore richiesta di evidenze scientifiche nei processi decisionali grazie alla nascita di ESAAF.

Per gli operatori del settore ortofrutticolo, sarà fondamentale seguire l’evoluzione delle negoziazioni UE sul pacchetto CAP/MFF: in ballo ci sono strumenti chiave per la resilienza aziendale, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale.

 

Il team di PAN