Tempeste e Schiarite della Settimana

Previsioni meteo settimanali

Le tendenze emergenti dalle principali fonti meteo nazionali indicano un avvio relativamente tranquillo, ma con un peggioramento previsto da metà settimana, specialmente al Nord e al Centro, a causa di una perturbazione atlantica in arrivo.

Nord Italia

  • Lunedì e martedì: condizioni iniziali prevalentemente stabili con cielo sereno o poco nuvoloso. Situazioni locali di annuvolamento in montagna o nelle zone alpine.

  • Mercoledì–giovedì: afflusso perturbato, con piogge diffuse, rovesci intermittenti e possibili temporali, soprattutto su Alpi, Prealpi e aree pedemontane. Atteso un calo termico.

  • Fine settimana: miglioramento progressivo, con ampie schiarite e instabilità residua solo sui rilievi.

Centro Italia

  • Inizio settimana: clima più regolare con prevalenza di bel tempo, salvo qualche nube in più lungo i rilievi appenninici.

  • Metà settimana: peggioramento con rovesci e temporali localizzati, specialmente su Toscana, Umbria e zone interne.

  • Fine settimana: tendenza al miglioramento con tempo più stabile, ma residui annuvolamenti nelle zone interne e montuose.

Sud Italia e Isole

  • Lunedì–martedì: condizioni per lo più stabili e soleggiate, con cielo sereno o poco nuvoloso su gran parte delle regioni.

  • Metà settimana: possibilità di qualche rovescio locale nelle zone interne o montuose, ma fenomeni più deboli rispetto al Nord e Centro.

  • Fine settimana: prevalenza di bel tempo, con cielo limpido e clima gradevole.


Influenza sul settore agricolo

Questa settimana le condizioni meteo avranno effetti differenziati sulle attività agricole, a seconda delle zone e delle colture.

  • Nord Italia
    Le precipitazioni previste da metà settimana potrebbero fornire un apporto idrico utile per suoli che stanno iniziando a sentire la siccità. Tuttavia, l’intensità dei fenomeni (temporali, rovesci violenti) comporta rischi: grandine puntuale, vento forte e ruscellamento possono danneggiare frutta, vigneti e serre. Le imprese dovranno valutare misure di protezione (reti anti-grandine, coperture) nelle aree più esposte.

  • Centro Italia
    Le piogge localizzate offriranno sollievo alle colture orticole e cerealicole. Tuttavia, la distribuzione disomogenea richiede attenzione – alcune zone potrebbero restare parzialmente asciutte. In tali casi, sarà importante pianificare irrigazioni supplementari o tecniche per preservare l’umidità del suolo. Quando il tempo migliorerà, saranno opportuni interventi per trattamenti fitosanitari e raccolta.

  • Sud Italia e Isole
    Il clima più stabile favorisce la maturazione di molte colture estive come pomodori, meloni e ortaggi. Tuttavia, l’assenza di piogge rigeneranti può provocare stress idrico in terreni poco profondi o sabbiosi, influenzando resa e qualità. Una gestione attenta dell’irrigazione (turni notturni, controllo di perdita) e tecniche di pacciamatura potranno mitigare gli effetti negativi. Inoltre, per la frutta già raccolta o in raccolta, sarà critico preservare la freschezza e limitare i danni da calore o disidratazione post‑raccolta.

 

Il team di PAN

Parlamento rigetta riforma CAP proposta

1. Il Parlamento Europeo respinge revisione CAP proposta dalla Commissione

Negli ultimi giorni, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione non vincolante con la quale respinge la proposta della Commissione che mirava a rivedere profondamente la Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo successivo al 2027. La posizione del Parlamento è chiara: si richiede che il sistema di finanziamento diretto agli agricoltori rimanga sostanzialmente invariato, opponendosi ad alcuni elementi della proposta della Commissione che avrebbero modificato i criteri di ammissione ai sostegni.

Tra i punti contestati:

  • L’idea della Commissione di integrare i finanziamenti della PAC con quelli della politica di coesione è fortemente criticata; il Parlamento vuole che i fondi PAC restino separati per garantire trasparenza, stabilità e focalizzazione sui bisogni agricoli.

  • Proposta di limiti ai pagamenti diretti basati sulla dimensione aziendale: il Parlamento ritiene che imporre massimali troppo rigidi rischi di penalizzare aziende di media grandezza, specie in aree ruralmente difficili o con agricoltura specializzata (come ortofrutta).

  • Enfasi da parte del Parlamento su semplificazione burocratica, digitalizzazione delle pratiche, e migliore accesso ai fondi per i giovani agricoltori, ma con la reiezione di obblighi troppo stringenti di adozione di misure eco‑ambientali onerose come condizione preliminare per il finanziamento.

Questo voto segna un momento cruciale: indica che qualsiasi riforma CAP che non tenga conto delle preoccupazioni espresse dagli agricoltori e dai membri del Parlamento rischia di non essere accettata. Per il settore ortofrutticolo è fondamentale monitorare le versioni successive della proposta, perché queste decisioni potrebbero influenzare l’accesso ai fondi diretti, la struttura dei pagamenti e la capacità di pianificare investimenti.


2. Studio su restrizioni al “pest management”: impatti su prezzi e produttività

Un recente studio dell’EuroCARE ha analizzato le conseguenze che potrebbero derivare da una proposta legislativa che sostituirà la direttiva che oggi regola l’autorizzazione dei pesticidi (Directive 91/414/EEC). Se approvata nelle forme proposte:

  • Si assisterebbe a un drastico ridimensionamento delle opzioni per il controllo dei parassiti, in particolare per colture come patate, cereali, ortaggi.

  • Lo studio stima che i prezzi di prodotti quali cereali e verdure potrebbero aumentare fino al 20‑70%, in alcuni scenari anche oltre, in ragione delle perdite di resa e dell’aumento dei costi operativi con meno strumenti fitosanitari utilizzabili.

  • Ci sarebbe il rischio che l’Unione Europea diventi net importer di alcune produzioni strategiche se la produzione interna non riesce a sostenere i nuovi vincoli normativi.

Per i professionisti del comparto ortofrutta, questa novità è centrale: impone una riflessione immediata su come adattare le strategie colturali, su possibili integrazioni di pratiche agronomiche alternative o biologiche, e sull’effetto che i costi aggiuntivi potrebbero avere su prezzi alla produzione e alla vendita.


3. Nuovo regime commerciale UE per merci agricole sensibili dall’Ucraina

Negli ultimi giorni è emersa la definizione di un nuovo regime commerciale per alcune merci agricole provenienti dall’Ucraina. Alcuni prodotti “sensibili” come cereali, zucchero, pollame, uova e miele dovranno rispettare quote più restrittive per l’accesso al mercato UE, mentre altri prodotti meno sensibili avranno maggiore libertà di importazione.

Questo regime è parte delle cosiddette Autonomous Trade Measures (ATMs), che definiscono condizioni tariffarie preferenziali temporanee e quote specifiche, finalizzate a proteggere i produttori UE da importazioni che rischiano di comprimere i prezzi interni.

Per il settore ortofrutta, anche se queste misure riguardano primariamente altre filiere (cereali, zucchero, pollame), il principio è importante: stabilisce un precedente normativo e commerciale in cui l’UE interviene attivamente su quote e limiti per difendere la produzione interna. Ciò può legittimare iniziative similari se emergessero importazioni di frutta o ortaggi che danneggiano i produttori europei.


4. Mercato delle patate: analisi critica dei cambiamenti strutturali

Un’analisi recente ha evidenziato come il settore delle patate nell’Unione Europea stia entrando in una fase di ristrutturazione, non solo per fattori economici ma anche politici. Le novità che interessano le politiche agricole:

  • Si rileva un eccesso di produzione in alcuni paesi europei, che sta causando surplus e ripercussioni sui prezzi, con difficoltà per i trasformatori a garantire assorbimento.

  • Le politiche di sostegno politico (a livello nazionale ed europeo) sono chiamate a intervenire sia su costi di produzione ormai elevati che su competitività nei mercati internazionali.

  • Alcuni governi nazionali stanno pressando per misure di salvaguardia locali (tariffe o sussidi) per i produttori di patate, soprattutto per affrontare la concorrenza estera e i costi logistici.

Mentre l’analisi riguarda il mercato, le implicazioni politiche più forti riguardano la possibile introduzione di misure di sostegno mirato per coltivatori di patate, incluse clausole di tutela in accordi commerciali, o politiche di assorbimento dell’eccesso produttivo tramite incentivi alla trasformazione o diversificazione colturale.


5. Parlamento difende separazione tra fondi CAP e coesione

In connessione a quanto visto al punto 1, il Parlamento Europeo ha ribadito in varie sessioni che i fondi PAC devono rimanere separati dai fondi di coesione, e non fusi o gestiti come un unico strumento finanziario.

Motivazioni espresse:

  • Garantire che il sostegno diretto agli agricoltori non soffiato via da altri obiettivi politici (regionale, infrastrutturale) che potrebbero assorbire risorse.

  • Evitare disparità tra Stati membri nel modo in cui i fondi di coesione sono gestiti, che anche solo per differenze amministrative o legislativi possono penalizzare realtà rurali o ortofrutticole con capacità istituzionali inferiori.

  • Conservare la visibilità, la prevedibilità e la responsabilità politica del sostegno agricolo, elemento ritenuto essenziale per gli investimenti aziendali.

Questa separazione è stata confermata nel voto di rigetto (non vincolante) della revisione CAP proposta e in dichiarazioni ufficiali del Parlamento, e appare come uno dei nodi politici centrali per l’avanzamento delle riforme.


6. Impatto sul quadro normativo delle materie prime: EUDR e costi di compliance

Un tema di rilievo che, anche se già discusso in contesti precedenti, ha ottenuto nuove conferme normative concernenti gli obblighi relativi alla Regolamentazione UE sulla Deforestazione (EUDR), in particolare per importazioni da paesi come Argentina. Uno studio recente ha mostrato che:

  • Il costo della due diligence, delle certificazioni e del monitoraggio ambientale per garantire conformità è significativo, specie per fornitori esteri.

  • Anche produttori che rispettano pratiche sostenibili lamentano che le procedure burocratiche legate a EUDR (verifica dei terreni, documentazione originaria, trasporto) introducono ritardi e costi che devono essere considerati nella pianificazione commerciale.

Di conseguenza, aziende ortofrutticole che fanno importazioni internazionali o che operano in filiere globali dovranno integrare questi oneri nei propri piani di costo e prezzo, e possibilmente richiedere sostegno normativo o finanziario per adeguarsi.

 

Possiamo quindi riassumere quanto segue, avvenuto negli ultimi giorni:

  • una forte opposizione parlamentare ad alcune parti della riforma CAP proposta dalla Commissione, specialmente quelle che rischiano di alterare meccanismi di finanziamento diretto e obblighi legati alla dimensione aziendale;

  • lo studio sugli effetti della restrizione del pest management che anticipa aumenti di costo rilevanti per colture strategiche come patate e ortaggi;

  • nuove regole commerciali per merci ucraine sensibili, che segnano un rafforzamento delle misure per proteggere produttori europei;

  • segnali di politiche di tutela più specifiche per il comparto patate, col ripensamento della struttura del mercato;

  • conferme della volontà parlamentare di mantenere separati i fondi PAC da quelli dei programmi di coesione regionale, per evitare dispersione di risorse;

  • consolidamento degli obblighi di compliance legata alla deforestazione anche come elemento operativo nei costi di filiera.

Per gli operatori nel settore ortofrutticolo, questi sviluppi richiedono:

  • sorveglianza attiva normativa per assicurarsi che le imprese siano pronte ad adeguarsi ai cambiamenti nei requisiti eco‑ambientali e fitosanitari;

  • cura particolare nella pianificazione dei costi, specie nel settore dei fitofarmaci se le restrizioni proposte dovessero passare in grado sostanziale;

  • valutazione strategica del mercato internazionale: importazioni, accordi commerciali, quote, salvaguardie;

  • attenzione alle politiche nazionali che risponderanno alle richieste parlamentari UE, specialmente per i finanziamenti ai giovani agricoltori, la semplificazione, la tutela del reddito agricolo.

 

Il team di PAN

Listini ortofrutta: cambio passo

Settimana 22–28 settembre 2025 – confronto con la settimana precedente, con differenze Nord / Centro / Sud

(confronto vs settimana precedente – leggenda: 🟢↑ aumento · 🟡→ stabile/avvio · 🔴↓ calo)

Angurie — N: 0,20–0,32 (−9%) 🔴↓ | C: 0,18–0,30 (−10%) 🔴↓ | S: 0,16–0,28 (−11%) 🔴↓
Meloni retati — N: 0,45–0,75 (−8%) 🔴↓ | C: 0,42–0,72 (−9%) 🔴↓ | S: 0,38–0,68 (−10%) 🔴↓
Meloni gialli — N: 0,92–1,35 (−4%) 🔴↓ | C: 0,88–1,28 (−5%) 🔴↓ | S: 0,82–1,22 (−5%) 🔴↓
Uva bianca (Italia/Vittoria) — N: 2,00–2,65 (+3%) 🟢↑ | C: 1,78–2,38 (+2%) 🟢↑ | S: 1,55–2,15 (+2%) 🟢↑
Uva nera (Red Globe/Black) — N: 1,80–2,30 (+2%) 🟢↑ | C: 1,60–2,12 (+2%) 🟢↑ | S: 1,40–1,95 (+1%) 🟢↑
Uva seedless (Crimson/Sugra) — N: 2,20–2,90 (+3%) 🟢↑ | C: 2,00–2,70 (+3%) 🟢↑ | S: 1,80–2,50 (+2%) 🟢↑
Pere William — N: 1,65–2,20 (+2%) 🟢↑ | C: 1,50–2,02 (+2%) 🟢↑ | S: 1,32–1,82 (+1%) 🟢↑
Pere Abate Fetel — N: 1,95–2,60 (+2%) 🟢↑ | C: 1,75–2,35 (+2%) 🟢↑ | S: 1,55–2,08 (+1%) 🟢↑
Mele Gala — N: 0,90–1,20 (+2%) 🟢↑ | C: 0,84–1,14 (+1%) 🟢↑ | S: 0,80–1,10 (+1%) 🟢↑
Mele Golden — N: 1,00–1,30 (+1%) 🟢↑ | C: 0,94–1,24 🟡→ | S: 0,90–1,20 🟡→
Kiwi verde (import, fine) — N: 2,95–3,75 (−3%) 🔴↓ | C: 2,80–3,55 (−3%) 🔴↓ | S: 2,65–3,40 (−4%) 🔴↓
Kiwi verde Italia (avvio) — N: 2,30–2,90 🟡→ | C: 2,10–2,70 🟡→ | S: 1,95–2,55 🟡→
Limoni primofiore — N: 1,88–2,48 (+4%) 🟢↑ | C: 1,68–2,28 (+4%) 🟢↑ | S: 1,55–2,10 (+3%) 🟢↑
Melograni — N: 1,55–2,25 (+5%) 🟢↑ | C: 1,38–2,05 (+4%) 🟢↑ | S: 1,25–1,90 (+4%) 🟢↑
Susine (Angeleno/S. Rosa) — N: 1,20–1,72 (−6%) 🔴↓ | C: 1,08–1,62 (−6%) 🔴↓ | S: 0,95–1,50 (−7%) 🔴↓
Castagne (prime) — N: 3,30–4,60 (+7%) 🟢↑ | C: 3,00–4,20 (+6%) 🟢↑ | S: 2,70–3,90 (+5%) 🟢↑
Pomodoro tondo a grappolo — N: 0,98–1,30 (−2%) 🔴↓ | C: 0,92–1,25 (−2%) 🔴↓ | S: 0,85–1,18 (−2%) 🔴↓
Pomodoro datterino — N: 2,02–2,62 🟡→ | C: 1,92–2,52 🟡→ | S: 1,82–2,42 🟡→
Zucchine scure — N: 0,98–1,38 (+3%) 🟢↑ | C: 0,88–1,28 (+3%) 🟢↑ | S: 0,75–1,15 (+2%) 🟢↑
Melanzane nere — N: 0,60–0,98 🟡→ | C: 0,56–0,92 (−1%) 🔴↓ | S: 0,50–0,86 (−2%) 🔴↓
Peperoni gialli/rossi — N: 0,98–1,45 (−4%) 🔴↓ | C: 0,90–1,38 (−4%) 🔴↓ | S: 0,80–1,28 (−5%) 🔴↓
Cetrioli (14–21 cm) — N: 0,50–0,80 (−3%) 🔴↓ | C: 0,46–0,76 (−3%) 🔴↓ | S: 0,40–0,70 (−4%) 🔴↓
Lattuga (Cappuccio/Gentile) — N: 0,98–1,32 (+3%) 🟢↑ | C: 0,88–1,20 (+3%) 🟢↑ | S: 0,78–1,10 (+2%) 🟢↑
Finocchi (ripartenza) — N: 1,28–1,70 (+5%) 🟢↑ | C: 1,10–1,58 (+4%) 🟢↑ | S: 0,95–1,48 (+4%) 🟢↑

 

Differenze territoriali

Nord con listini più sostenuti su uve, pere e foglie grazie al clima più fresco e a una selezione qualitativa marcata; Centro equilibrato, con specialty del pomodoro stabili e brassiche in progressivo rafforzamento; Sud con prezzi più bassi sulle code estive ma traino da limoni, melograni e IV gamma.

 

Fattori internazionali che possono influenzare i prezzi
Logistica e carburanti: costi dei noli refrigerati e del gasolio su livelli non bassi mantengono pressione sui prodotti voluminosi (angurie/meloni) e sui flussi export di uva e kiwi.
Spagna e Nord Africa: segnalazioni di stress idrico residuo in alcune aree viticole iberiche e di ritardi su ortaggi marocchini post-estate possono aprire finestre di prezzo a favore del prodotto italiano nelle prossime settimane.
Avocado/Mango: cambio d’emisfero (Perù in uscita, Messico/Brasile in entrata) mantiene gli esotici su valori sostenuti: possibile effetto sostituzione a vantaggio di uva/pere nelle promo GDO.
Kiwi: fine del residuo import dell’emisfero sud e arrivo del nuovo raccolto italiano: previsione di normalizzazione verso livelli più competitivi, con potenziale pressione temporanea sui prezzi all’avvio dei volumi.
Energia e imballaggi: volatilità energetica e costi packaging possono trasferirsi ai listini di IV gamma e alle orticole a catena del freddo continua.

 

Previsioni future (prossime 2–3 settimane)
Uve da tavola: tenuta con lieve rialzo selettivo su seedless premium; plateau a fine mese.
Pere (William/Abate/Conference): stabilità con piccoli incrementi, poi assestamento all’aumentare dei conferimenti.
Mele: progressiva normalizzazione con maggiori volumi; Golden e Gala su livelli regolari, Fuji in consolidamento.
Citrus: limone primofiore in ulteriore irrobustimento, prime promo di inizio ottobre attese su volumi più ampi.
Drupacee residue: ulteriore deflazione e rapida uscita.
Verdure autunnali: brassiche, finocchi, verze e porri in graduale rafforzamento; lattughe stabili o in leggero aumento se il fresco persiste.
Solanacee e cucurbitacee: pomodoro tondo e peperoni leggermente cedevoli finché l’offerta di pieno campo resta ampia; zucca in progressiva salita con domanda stagionale.

 

Il team di PAN

Maltempo e Alta Pressione Contrapposti

Previsioni meteo settimanali

Le stime si basano su fonti nazionali recenti che segnalano l’ingresso di una perturbazione atlantica seguito da periodi più stabili grazie al rinforzo dell’alta pressione.


Nord Italia

  • Lunedì–Martedì: peggioramento iniziato da Nord‑Ovest con piogge sparse, rovesci e temporali soprattutto su Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia verso la sera.

  • Mercoledì–Giovedì: instabilità che continua, specie nelle zone alpine e prealpine; possibili fenomeni localizzati di forte intensità (temporali, grandine) in particolare nelle ore pomeridiane.

  • Fine settimana: graduale miglioramento, diminuzione delle precipitazioni e maggiori schiarite; cielo variabile residuo nelle zone montuose ma con tendenza verso cieli più sereni e condizioni più stabili.


Centro Italia

  • All’inizio della settimana condizioni variabili: nubi, rovesci e temporali localizzati su Toscana, Umbria e Marche.

  • Martedì‑Mercoledì: il maltempo si estende verso Lazio e Abruzzo con precipitazioni più diffuse in alcune aree collinari e interne.

  • Da giovedì in poi: miglioramento progressivo, con le giornate che diventeranno più asciutte e soleggiate, salvo annuvolamenti pomeridiani sull’Appennino.


Sud Italia e Isole

  • Settimana relativamente tranquilla all’inizio, con prevalenza di sole, specialmente lungo le coste. Qualche addensamento e rovescio possibile nelle zone interne montuose nelle ore calde soprattutto martedì‑mercoledì.

  • Metà/fine settimana: stabile grazie all’alta pressione, con poche sorprese e tempo soleggiato nella maggior parte delle regioni; le isole presentano variabilità modesta sul lato occidentale, con occasionali disturbi pomeridiani.


Aspetti salienti del maltempo

  • Le regioni del Nord e del Centro saranno le più coinvolte dai fenomeni intensi: temporali, possibili grandinate, e calo delle temperature nelle ore successive al passaggio della perturbazione.

  • Il Sud e le Isole sperimenteranno più calma, ma con rischio di rovesci locali in montagna soprattutto nelle giornate centrali.

  • Il cambiamento più netto sarà la transizione da clima instabile a condizioni meteorologiche più stabili e soleggiate verso il fine settimana, grazie all’espansione dell’alta pressione su gran parte del territorio.


Influenza sull’agricoltura

  • Nord Italia: le piogge all’inizio della settimana forniranno acqua utile ai terreni che erano parzialmente aridi; tuttavia, temporali intensi e grandine possono causare danni significativi, soprattutto su frutteti, vigneti e su colture con frutti esposti. È importante proteggere con reti anti‐grandine o soluzioni equivalenti, dove possibile.

  • Centro Italia: l’instabilità iniziale può dare sollievo alle colture orticole e cerealicole che necessitano di acqua, ma la variabilità rende difficile pianificare: alcune zone potranno restare asciutte. Le semine o i trattamenti fitosanitari vanno programmati nei giorni di maggiore stabilità.

  • Sud e Isole: prevale il rischio di stress idrico specie in assenza di piogge rigeneranti; le coltivazioni che richiedono molta acqua potrebbero risentirne (orto, meloni, pomodori). Il soleggiato favorisce la maturazione ma anche la perdita di qualità post‑raccolta se non si cura la gestione del raccolto e del raffreddamento.

 

Questa settimana presenta un mix tra maltempo nel Nord‑Centro iniziale e una ripresa verso condizioni più stabili verso fine settimana su tutto il Paese. Per gli agricoltori è un momento critico: le zone maggiormente a rischio sono quelle che verranno colpite dai temporali e dalla grandine; chi sta al Sud o nelle Isole deve puntare su irrigazione efficiente e cura post‑raccolta. In generale, la transizione meteo richiede flessibilità operativa.

Il team di PAN

Parlamento UE: più giovani, più diritti agricoli

Gli ultimi sette giorni hanno visto emergere a livello europeo diverse decisioni politiche e regolatorie che possono influenzare in modo significativo il settore ortofrutticolo e l’intera filiera agroalimentare. Le tematiche principali riguardano la riforma della PAC, il sostegno ai giovani agricoltori, i vincoli burocratici e la posizione degli agricoltori nel mercato interno. Qui di seguito, le novità più rilevanti, non presenti nei report precedenti.


1. Parlamento Europeo adotta posizione sulla PAC, incentivi fiscali e prestiti per giovani agricoltori

Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato una risoluzione che definisce chiaramente la sua posizione sulla futura Politica Agricola Comune (PAC). I punti essenziali includono:

  • aumento dei finanziamenti destinati ai giovani agricoltori, con finanziamenti più facili da ottenere sotto forma di prestiti agevolati e incentivi fiscali per chi si insedia per la prima volta;

  • superamento degli ostacoli burocratici per l’accesso ai fondi PAC, con semplificazioni nelle pratiche amministrative, criteri più chiari, e riduzione del carico documentale;

  • salvaguardia del budget PAC come strumento autonomo, chiedendo che non sia fuso o confuso con altri strumenti finanziari europei (cohesione, fondi regionali), per evitare che il sostegno agli agricoltori perda visibilità o priorità.

Questa decisione è significativa per l’ortofrutta perché molti orticoltori e frutticoltori appartengono a generazioni più mature; la maggiore apertura ai giovani può favorire l’ingresso di nuove aziende, innovazione varietale, e una spinta per tecniche produttive più moderne.


2. Commissione lancia proposta per tagliare alcuni obblighi burocratici della PAC

In parallelo, la Commissione ha presentato nuove misure in bozza mirate a ridurre obblighi normativi considerati troppo gravosi dai produttori. Le proposte comprendono:

  • alleggerimento dei controlli per aziende di dimensione piccola‑media, con criteri ridotti per superfici minori;

  • introduzione di procedure digitali uniformi per le Domande PAC e rendicontazioni, per consentire una compilazione più veloce e meno errori burocratici;

  • possibilità per Stati membri di semplificare gli adempimenti per le misure agro‑ambientali, mantenendo comunque standard minimi garantiti a livello UE.

L’ortofrutta può beneficiare concretamente da queste misure, perché tipicamente coinvolta in molte pratiche agro‑ambientali, e perché i produttori piccoli o medi sopportano costi di compliance spesso elevati rispetto ai margini.


3. Generational renewal (rinnovamento generazionale) come tema centrale

Parte della risoluzione parlamentare menzionata al punto 1 riguarda il tema del ricambio generazionale. Alcuni dati evidenziano che una percentuale molto ampia degli agricoltori europei ha età superiore ai 55 anni, mentre la presenza di under‑35 è molto bassa. Per contrastare l’invecchiamento del settore, le novità includono:

  • incentivi fiscali per i passaggi aziendali da anziani a giovani agricoltori, con sgravi fiscali e semplificazioni nel trasferimento di aziende agricole;

  • misure di formazione specifica e accesso a tecnologie per i giovani al fine di favorire innovazione, diversificazione produttiva (anche ortofrutticola) e sostenibilità;

  • priorità nei bandi PAC o nei fondi regionali per i giovani, specie per impianti ortofrutticoli di nuova generazione (esempi: colture protette, tecnologie irrigue efficienti, serre) per migliorare produttività e qualità.


4. La riforma della PAC: verde vs realtà di bilancio

Una delle novità politiche più dibattute negli ultimi giorni è la proposta della Commissione per la riforma della PAC 2025‑prossimo settennato, che sta suscitando tensioni tra le varie parti. Novità evidenti:

  • la riforma punta ad aumentare la resilienza climatica delle aziende agricole, ma fonti del settore avvertono che alcuni elementi “verdi” stanno subendo ridimensionamenti per ragioni di bilancio;

  • alcuni Stati membri temono che, concedendo troppa discrezionalità nazionale nella gestione degli eco‑schemi, si apra il rischio di divergenze elevante tra regioni, con impatti negativi su realtà agricole che operano in aree con minore capacità amministrativa o economica;

  • parte della riforma prevede che i sussidi diretti e i contributi agro‑ambientali siano strettamente legati al rispetto di standard climatici ed ambientali, con penalizzazioni in caso di mancato adempimento; tuttavia, l’applicazione concreta e le sanzioni sono ancora tema di negoziato.

Questa tensione tra desiderata ambientali e limiti di bilancio ha ripercussioni sul settore ortofrutticolo: richiede che i produttori siano pronti per adeguamenti normativi, investimenti ambientali e tecnologie sostenibili, pena esclusione da alcuni contributi o misure di sostegno.


5. Posizione europea sui nuovi accordi commerciali e tutela della produzione interna

Nei giorni scorsi si è discusso intensamente in sede UE su nuovi accordi commerciali (o modifiche di quelli esistenti), con particolare attenzione a:

  • la richiesta da parte di diversi Stati membri (tra cui Italia, Francia e Polonia) di introdurre clausole ambientali e di sicurezza alimentare vincolanti negli accordi di libero scambio, per garantire che i prodotti importati rispettino standard equivalenti a quelli europei;

  • valutazioni politiche su come evitare che gli import da paesi con costi di produzione molto inferiori danneggino i produttori locali, in particolare nel settore frutta/verdura, quando si tratta di merci fresche a basso margine;

  • consultazioni in corso su possibili misure di salvaguardia (tariffarie temporanee o quote), nonché su incentivi europei per promuovere esportazioni di prodotti ortofrutticoli europei in paesi terzi, per compensare la pressione competitiva.


6. sostenibilità rigenerativa: progetto europeo rafforzato

Tra le novità meno burocratiche ma politicamente potenti c’è il rafforzamento del sostegno a pratiche agricole di tipo “rigenerativo”:

  • la Commissione e alcuni Stati membri hanno annunciato iniziative per pilotare pratiche come coltivazione mista, copertura vegetale permanente, rotazioni più frequenti, uso ridotto di fitofarmaci e fertilizzanti chimici, come parte integrante dei nuovi eco‑schemi PAC;

  • anche misure di sostegno finanziario per la transizione verso agricoltura rigenerativa sono in discussione nei piani strategici nazionali della PAC;

  • si segnala che in alcune regioni ortofrutticole si stanno già inserendo requisiti “rigenerativi” nei bandi locali per il 2026 per ottenere finanziamenti, un segnale che la politica europea vuole muoversi molto oltre la mera conformità.


Implicazioni per il settore ortofrutticolo

I professionisti dell’ortofrutta e della filiera trarranno vantaggio se:

  • monitoreranno i bandi PAC che riservano risorse specifiche ai giovani agricoltori, inovazione varietale, serre, pratiche sostenibili;

  • si prepareranno a eventuali adeguamenti ambientali rigidi, dotandosi di tecnologie per ridurre l’impatto (irrigazione efficiente, difesa integrata, coperture);

  • approfondiranno come la posizione nel mercato interno possa essere tutelata mediante clausole commerciali, norme di etichettatura, certificazioni ambientali per fare fronte alle importazioni a basso costo;

  • valorizzeranno la formazione e il ricambio generazionale in azienda per cogliere i vantaggi che arrivano con i nuovi incentivi;

  • terranno conto del fatto che le politiche PAC future richiederanno maggiore trasparenza, compliance e aderenza a criteri ambientali: chi resta indietro rischia di perdere accesso a contributi.


Le ultime decisioni politiche europee mostrano un chiaro orientamento verso una PAC che non sia solo sostegno al reddito, ma anche strumento di riequilibrio generazionale, tutela ambientale, semplificazione burocratica e protezione nei rapporti commerciali. Per l’ortofrutta, questo momento è decisivo: le aziende devono adeguarsi rapidamente, cogliere gli incentivi per innovare, e non trascurare la qualità normativa e ambientale come leve di competitività.

Il team di PAN

Prezzi, settimana di svolta

Di rientro dalle ferie i consumi tornano più regolari: drupacee in uscita, uve e pere in piena spinta, prime mele in consolidamento. Il meteo più fresco al Nord sostiene foglie e brassiche; al Sud si smaltiscono le code estive.

Di seguito prezzi indicativi all’ingrosso (€/kg) con Δ = variazione rispetto alla settimana scorsa e confronto Nord–Centro–Sud.

1) Angurie — Nord 0,25–0,40 (Δ −12%); Centro 0,22–0,38 (Δ −10%); Sud 0,20–0,35 (Δ −15%). Fine campagna, domanda in calo.
2) Meloni retati — Nord 0,55–0,90 (Δ −10%); Centro 0,50–0,85 (Δ −12%); Sud 0,45–0,80 (Δ −12%). Qualità disomogenea.
3) Meloni gialli — Nord 0,95–1,35 (Δ −6%); Centro 0,90–1,30 (Δ −7%); Sud 0,85–1,25 (Δ −8%). Tiene meglio del retato.
4) Uva bianca (Italia/Vittoria) — Nord 1,85–2,40 (Δ +6%); Centro 1,60–2,15 (Δ +5%); Sud 1,35–1,95 (Δ +4%). Calibri e brix in crescita.
5) Uva nera (Red Globe/Black) — Nord 1,70–2,20 (Δ +5%); Centro 1,50–2,05 (Δ +4%); Sud 1,30–1,85 (Δ +3%).
6) Uva seedless (Crimson/Sugraone) — Nord 2,10–2,80 (Δ +7%); Centro 1,90–2,60 (Δ +6%); Sud 1,70–2,40 (Δ +5%). Richiesta retail.
7) Pere William — Nord 1,55–2,10 (Δ +6%); Centro 1,40–1,95 (Δ +5%); Sud 1,25–1,75 (Δ +4%).
8) Pere Abate Fetel — Nord 1,85–2,50 (Δ +5%); Centro 1,65–2,25 (Δ +4%); Sud 1,45–2,00 (Δ +3%).
9) Pere Conference — Nord 1,30–1,80 (Δ +4%); Centro 1,15–1,65 (Δ +3%); Sud 1,00–1,50 (Δ +2%).
10) Mele Gala (nuova stagione) — Nord 0,85–1,15 (Δ →/+2%); Centro 0,80–1,10 (Δ →); Sud 0,75–1,05 (Δ →).
11) Mele Golden precoci — Nord 0,95–1,25 (Δ →); Centro 0,90–1,20 (Δ →); Sud 0,85–1,15 (Δ →).
12) Kiwi verde (import, pre-nuovo raccolto IT) — Nord 3,10–3,90 (Δ −3%); Centro 2,90–3,70 (Δ −3%); Sud 2,80–3,50 (Δ −4%).
13) Limoni primofiore (Sud in avvio) — Nord 1,70–2,30 (Δ +3%); Centro 1,55–2,10 (Δ +3%); Sud 1,45–1,95 (Δ +5%).
14) Fichi — Nord 2,90–3,90 (Δ →/+3%); Centro 2,60–3,60 (Δ →); Sud 2,30–3,30 (Δ −3%). Offerta in calo.
15) Fichi d’India — Nord 1,70–2,20 (Δ →); Centro 1,50–2,00 (Δ →); Sud 1,30–1,85 (Δ →/+2%).
16) Susine (Angeleno/Santa Rosa) — Nord 1,35–1,90 (Δ −6%); Centro 1,20–1,75 (Δ −6%); Sud 1,05–1,60 (Δ −7%). Fase discendente.
17) Pomodoro tondo a grappolo — Nord 1,05–1,40 (Δ −3%); Centro 1,00–1,35 (Δ −2%); Sud 0,90–1,25 (Δ −2%). Offerta ancora ampia.
18) Pomodoro datterino — Nord 2,10–2,70 (Δ →/+2%); Centro 1,95–2,55 (Δ →); Sud 1,85–2,45 (Δ →). Specialty resilienti.
19) Pomodoro cuore di bue — Nord 1,55–2,15 (Δ →); Centro 1,40–2,00 (Δ →/−2%); Sud 1,30–1,90 (Δ −2%). Qualità determinante.
20) Zucchine scure — Nord 0,90–1,30 (Δ +6%); Centro 0,80–1,20 (Δ +5%); Sud 0,70–1,10 (Δ +4%). Tagli ridotti col fresco.
21) Melanzane nere — Nord 0,70–1,05 (Δ →); Centro 0,60–0,95 (Δ →/−2%); Sud 0,55–0,90 (Δ −3%).
22) Peperoni gialli/rossi — Nord 1,05–1,55 (Δ −6%); Centro 0,95–1,45 (Δ −5%); Sud 0,85–1,35 (Δ −6%). Pressione da pieno campo.
23) Cetrioli — Nord 0,55–0,85 (Δ −6%); Centro 0,50–0,80 (Δ −6%); Sud 0,45–0,75 (Δ −7%).
24) Lattuga (Cappuccio/Gentile) — Nord 0,90–1,25 (Δ +6%); Centro 0,80–1,15 (Δ +5%); Sud 0,70–1,05 (Δ +3%). Notti fresche aiutano.
25) Iceberg — Nord 0,95–1,30 (Δ +3%); Centro 0,85–1,20 (Δ →/+2%); Sud 0,75–1,10 (Δ →).
26) Finocchi (ripartenza) — Nord 1,15–1,60 (Δ +9%); Centro 1,00–1,50 (Δ +7%); Sud 0,90–1,40 (Δ +6%).
27) Cavolfiori (primi lotti) — Nord 1,55–2,10 (Δ +8%); Centro 1,40–1,95 (Δ +7%); Sud 1,20–1,80 (Δ +6%).
28) Broccoli — Nord 1,40–1,95 (Δ +7%); Centro 1,25–1,80 (Δ +6%); Sud 1,10–1,65 (Δ +5%).
29) Patate nuove — Nord 0,48–0,60 (Δ →); Centro 0,45–0,58 (Δ →); Sud 0,42–0,55 (Δ →). Prezzi di campagna stabili.
30) Cipolle dorate — Nord 0,35–0,55 (Δ →); Centro 0,33–0,52 (Δ →); Sud 0,30–0,50 (Δ →).
31) Carote — Nord 0,48–0,70 (Δ →); Centro 0,45–0,65 (Δ →); Sud 0,40–0,60 (Δ →/−2%).
32) Fagiolini (boby/fini) — Nord 2,50–3,30 (Δ →/+3%); Centro 2,30–3,10 (Δ →); Sud 2,10–2,90 (Δ −3%). Volumi in flessione.
33) Spinacino baby — Nord 1,90–2,60 (Δ +5%); Centro 1,75–2,45 (Δ +4%); Sud 1,60–2,30 (Δ +3%).
34) Rucola — Nord 2,60–3,40 (Δ +5%); Centro 2,40–3,20 (Δ +4%); Sud 2,20–3,00 (Δ +3%).
35) Zucca (Delica/primi arrivi) — Nord 1,25–1,80 (Δ +10%); Centro 1,10–1,65 (Δ +8%); Sud 0,95–1,50 (Δ +6%). Offerta iniziale corta.

Nord–Centro–Sud in sintesi

  • Nord: rialzo su foglie, finocchi e brassiche; uve e pere meglio prezzate; estivi in coda deboli.

  • Centro: quadro equilibrato, poche escursioni; pomodori reggono, brassiche in salita graduale.

  • Sud: listini più bassi sulle code estive (ancora disponibilità locale), ma limoni primofiore, seedless e IV gamma sostengono.

Fattori internazionali rilevanti

  • Noli reefer e carburanti non ai minimi: lieve pressione sui costi logistici, soprattutto per prodotti voluminosi a bassa marginalità (angurie/meloni) e per export di uve.

  • Uva UE: in alcune aree iberiche stress idrico → spazio aggiuntivo per uva italiana su Nord Europa, con possibile supporto ai listini domestici.

  • Avocado/mango: cambio emisfero (Perù in chiusura, nuovi flussi da Messico/Brasile) può tenere “alti” i prezzi import nel breve; incidenza indiretta limitata ma positiva per la frutta italiana di stagione in promozione.

  • Kiwi: import in progressivo esaurimento; all’avvio del raccolto nazionale atteso riassetto dei prezzi verso il basso e maggiore competizione sugli scaffali.

  • Energia: oscillazioni sui combustibili possono riflettersi sulle catene del freddo e sui costi di confezionamento plastico.

Previsioni future:

  • Uve: ancora toniche (qualità, export UE), possibile plateau a fine mese.

  • Pere (William/Abate): tenuta/rialzo leggero, poi normalizzazione con l’aumento dei volumi.

  • Drupacee: ulteriore deflazione e uscita rapida dagli scaffali.

  • Meloni/angurie: altri piccoli ribassi con rimbalzi locali solo su lotti premium.

  • Pomodori: specialty stabili; tondo-grappolo laterale fino a riduzione dei volumi di pieno campo.

  • Foglie, finocchi, brassiche: rafforzamento graduale con l’avanzare dell’autunno; attenzione a picchi brevi per offerta iniziale corta.

 

Il team di PAN

Alta Pressione ma Disturbi Locali

Le previsioni sono basate sui dati recenti di fonti meteo nazionali attendibili, che segnalano un dominio generale dell’alta pressione ma con disturbi locali sparsi, specie al Nord.


Nord Italia

  • All’inizio della settimana sono attesi piovaschi o temporali veloci su Dolomiti venete e Friuli, con locali piogge anche sul Levante ligure. Il resto della regione sarà in prevalenza soleggiato.

  • Temperature massime stazionarie per gran parte della settimana, attorno ai 24‑27 °C nelle aree in cui il sole domina.

  • Verso metà/fine settimana il sole e l’alta pressione si imporranno, riducendo le nubi e i disturbi al Nord.


Centro Italia

  • Previsione di tempo stabile e in prevalenza soleggiato su gran parte delle regioni centrali, salvo nuvolosità irregolare e qualche isolato piovasco in alta Toscana.

  • Le temperature rimarranno stabili, con massime che in molti casi raggiungeranno valori moderati ma gradevoli, senza eccessi.

  • Durante il fine settimana la copertura nuvolosa potrebbe aumentare lievemente sulle zone dell’Appennino, ma senza fenomeni intensi previsti.


Sud Italia e Isole

  • Settimana dominata dal sole nella maggior parte delle aree. Qualche addensamento pomeridiano localizzato sui rilievi, specie nelle zone interne.

  • Temperature massime più alte rispetto al Nord, con punte nelle zone interne e coste tirreniche.

  • Nessun fenomeno meteo significativo in termini di maltempo previsto: le condizioni restano stabili, salvo qualche nube o piccolo rovescio nelle ore calde in montagna.


Aspetti salienti di maltempo locale

  • I principali disturbi meteo riguardano Nord-Est (Dolomiti venete, Friuli) e Levante ligure, dove sono attesi brevi rovesci o temporali rapidi. Queste perturbazioni risultano isolate e di breve durata: non è previsto che evolvano in maltempo diffuso.

  • L’alta pressione nella seconda metà della settimana contribuirà a stabilizzare il tempo, con maggiore presenza di sole ovunque, anche se con qualche residuo disturbo possibile nelle zone montane settentrionali.


Impatto sull’agricoltura

Ecco come il meteo previsto potrebbe influenzare le attività agricole nelle diverse aree:

  • Nord Italia
    I piovaschi iniziali offrono un contributo utile all’idratazione del suolo, particolarmente utile dove sono presenti colture che soffrono la siccità (mais, foraggi). Tuttavia, la natura rapida e localizzata dei temporali implica che alcune zone potrebbero ricevere meno acqua di altre: è importante che gli agricoltori monitorino le precipitazioni locali per non lasciare parti di campo scoperti. Anche, dove si verificheranno rovesci intensi, potrebbe esserci rischio di erosione del terreno o danneggiamenti da vento forte.

  • Centro Italia
    Il tempo relativamente stabile con sole facilita le operazioni di raccolta, semina e trattamenti fitosanitari. Le zone interne montane che vedono nuvolosità o pioviggini isolate devono essere pronte per variazioni improvvise, ma nel complesso le condizioni sono favorevoli alla crescita equilibrata delle colture. L’irrigazione resta comunque una pratica da non sottovalutare, specialmente per le colture orticole e frutta.

  • Sud Italia e Isole
    Qui il periodo di sole prolungato favorisce la maturazione di frutti estivi, ortaggi e la vendemmia (dove è il momento), ma il rischio è che il caldo e la mancanza di pioggia rigenerante possano portare a stress idrico nei terreni leggeri o poco profondi. Le aziende agricole dovranno focalizzarsi su pratiche di conservazione dell’umidità del suolo (pacciamatura, irrigazione mirata notturna, uso di varietà più resistenti) per evitare che la produttività e la qualità del raccolto ne risentano.

La settimana sarà caratterizzata da un mix: instabilità locale all’inizio, soprattutto al Nord Est, ma in progressivo cedimento con prevalenza di bel tempo e stabilità verso la fine. Le regioni del Sud e le Isole godranno di condizioni più favorevoli, salvo qualche nube pomeridiana montana. Per l’agricoltura, è una fase già molto utile per consolidare raccolti e assicurare l’adeguata idratazione del terreno. L’elemento chiave sarà la precisione nel monitoraggio locale e la capacità di reagire rapidamente a fenomeni imprevedibili o temporali isolati.

Il team di PAN

Safeguard Mercosur e surplus export UE

1. Nuove garanzie UE sui possibili impatti del trattato Mercosur

Questa settimana, la Commissione europea ha annunciato l’introduzione di garanzie legali rafforzate a tutela degli agricoltori comunitari nell’ambito dell’accordo commerciale con Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay). Le misure previste includono:

  • Attivazione di un “meccanismo di salvaguardia”: se un Paese membro segnala un impatto negativo su volumi o prezzi (oltre il 10 %), si apre un’indagine; se confermato, è previsto il ripristino temporaneo dei dazi.

  • Potenziamento dei fondi d’emergenza fino a quasi 1 miliardo di euro all’anno, per compensazioni rapide in caso di turbolenze di mercato.

  • Possibilità di sospensione temporanea della liberalizzazione delle tariffe in caso di danni accertati.

L’accordo mira a tutelare il mercato interno, consentendo comunque di avanzare verso la ratifica entro dicembre. L’intesa è controversa: pur ottenendo pareri favorevoli da settori come industria e automobili, è duramente criticata dalle associazioni agricole, in particolare in Francia e Polonia.

Implicazioni: per la filiera ortofrutticola, il meccanismo offre un “paracadute” potenziale contro concorrenza intensa da Paesi Mercosur, ma richiede monitoraggio e prontezza normativa per eventuali attivazioni di salvaguardia.


2. Il surplus commerciale agroalimentare europeo resiste nonostante pressioni esterne

Secondo i dati più recenti, il surplus commerciale agroalimentare dell’UE è rimasto generalmente stabile a maggio:

  • Le esportazioni si sono attestati sui 19,9 miliardi €, leggermente inferiori ai livelli di aprile ma superiori (+1 %) rispetto a maggio 2024. Regno Unito +4 %, Stati Uniti +6 %, Svizzera +11%. Cacao, cioccolato e bevande spiritose sono i prodotti trainanti; invece cereali (-22 %) e olio d’oliva hanno registrato cali più consistenti.

  • Le importazioni sono aumentate, raggiungendo 17 miliardi € (+4 % mese su mese, +15 % anno su anno), con aumenti significativi da Costa d’Avorio (+68 %), Canada (+93 %) e Australia (+111 %) su categorie come caffè, semi oleosi e spezie.

Effetti pratici: gli operatori ortofrutticoli devono bilanciare opportunità esterne (esportare più prodotti di qualità) con pressioni competitive maggiori (da importazioni in aumento). La tenuta complessiva del surplus è una condizione positiva per la filiera, ma con tensioni evidenti in specifici comparti.


3. Commissione AGRI pronta a votare su rinforzo ruolo agricoltori e su bilancio UE 2026

Il Comitato Agricoltura del Parlamento Europeo (AGRI) ha annunciato due importanti votazioni:

  1. Rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare: si discuteranno misure che contrastino pratiche commerciali sleali tra GDO e agricoltori, con l’obiettivo di garantire una contrattazione più equa.

  2. Bilancio UE 2026 e gestione del materiale riproduttivo forestale: si voterà sul progetto di budget e su nuovi regolamenti che disciplinano la catena del materiale forestale, utile anche per le attrezzature delle aree frutticole di montagna o a utilizzo forestale.

Importanza per il settore ortofrutticolo: un’agricoltura più tutelata a livello contrattuale e norme adeguate su fonti riproduttive può tradursi in maggiore sicurezza economica e accesso a materiali di qualità per rigenerazione colturale.


4. ICE di Draghi: implementazione solo al 11 %, Mercosur sotto la lente

Un report dell’European Policy Innovation Council (EPIC) segnala che solo l’11,2 % delle proposte del piano di competitività di Draghi è stato applicato, con un ulteriore 20 % parzialmente implementato. Le aree più attive sono trasporti e minerali; restano arretrate digitalizzazione, cleantech ed energia.

Contestualmente, il Mercosur è nuovamente sotto osservazione: sia per le garanzie previste che per l’impatto sulle politiche agricole. L’analisi condotta ricorda l’esigenza di accelerare le politiche di modernizzazione, essenziali anche per il comparto ortofrutticolo.


5. Irlanda, costi alimentari e occupazione al centro del dibattito

Una fonte irlandese evidenzia una crescita dei redditi agricoli (fino al +85 % su bovini e +30 % sul latte), ma anche forti aumenti nei costi dei consumatori per carne (+23 %) e burro (+19 %). La reazione include la difesa del regime di deroga ai nitrati (fondamentale per la produzione), considerata il “volano” dell’agricoltura locale. Si teme che il trattato Mercosur possa travolgere gli standard ambientali europei e accentuare costi e concorrenza sleale.

Per l’Italia, è essenziale monitorare l’evoluzione del dibattito su norme ambientali e sovvenzioni, per anticipare possibili richieste analoghe nel Sud Europa.


Conclusione

Negli ultimi sette giorni, le politiche UE nel settore agrotecnico si sono concentrate su tre grandi assi:

  1. Tutela interna vs offerta straniera – con garanzie e fondi straordinari per il Mercosur, utile come modello da osservare.

  2. Bilancia commerciale robusta ma volatile – il surplus resiste, ma ci sono flussi di importazione più intensi e aree di esportazione in sofferenza.

  3. Ripresa parlamentare sul bilancio e diritti agricoltori – le prossime votazioni AGRI potrebbero introdurre strumenti importanti per la filiera.

 

 

 

Il team di PAN

Settembre, assestamento ortofrutta

Settimana 8–14 settembre 2025

Quadro rapido

Settimana di transizione: drupacee in uscita, uve e pere in pieno decollo, pomodori e solanacee ancora molto presenti. Consumi urbani in ripresa post-rientro, meteo più mite al Nord che sostiene le foglie (lattughe, finocchi) e alleggerisce gli eccessi di offerta. Nel complesso, prezzi medi leggermente in assestamento: ribassi sulle code estive (angurie, meloni, pesche), tenuta o piccoli rialzi su uve, pere e specialty (datterini).


Prodotti e variazioni (confronto Nord–Centro–Sud, vs settimana scorsa)

(valori indicativi all’ingrosso in €/kg, range prevalenti; Δ = variazione stimata settimana su settimana)

1) Angurie – Nord 0,35–0,55 (Δ −10/−15%); Centro 0,32–0,50 (Δ −10%); Sud 0,28–0,45 (Δ −10/−15%). Fine campagna, domanda in calo post-vacanze.

2) Meloni retati – Nord 0,80–1,20 (Δ −10%); Centro 0,70–1,10 (Δ −10/−12%); Sud 0,60–1,00 (Δ −12/−15%). Offerta ancora ampia, qualità disomogenea.

3) Meloni gialli – Nord 1,10–1,60 (Δ −5%); Centro 1,00–1,50 (Δ −5/−7%); Sud 0,90–1,40 (Δ −7%). Regge meglio del retato, ma scivola.

4) Uva bianca (Italia/Vittoria) – Nord 1,60–2,20 (Δ +5/+8%); Centro 1,40–2,00 (Δ +4%); Sud 1,20–1,80 (Δ +3%). Pezzature crescenti e grado zuccherino alto spingono i prezzi.

5) Uva nera (Black Magic/Red Globe) – Nord 1,50–2,00 (Δ +4%); Centro 1,30–1,90 (Δ +3%); Sud 1,10–1,70 (Δ +2%). Migliora la richiesta retail.

6) Pesche gialle (tardive) – Nord 1,10–1,60 (Δ −10/−15%); Centro 1,00–1,50 (Δ −10%); Sud 0,90–1,30 (Δ −12%). Fine corsa, calibri più piccoli.

7) Nettarine – Nord 1,20–1,70 (Δ −10%); Centro 1,00–1,50 (Δ −10%); Sud 0,90–1,40 (Δ −12%). Svuotamento magazzini, promozioni in GDO.

8) Susine (Angeleno/Santa Rosa) – Nord 1,40–1,90 (Δ −5%); Centro 1,20–1,70 (Δ −5/−7%); Sud 1,00–1,60 (Δ −7%). Domanda regolare, ma offerta ampia.

9) Fichi – Nord 2,80–3,80 (Δ +5%); Centro 2,40–3,40 (Δ +3%); Sud 2,20–3,20 (Δ +2%). Prodotto ricercato, volumi non enormi.

10) Fichi d’India – Nord 1,60–2,20 (Δ →); Centro 1,40–2,00 (Δ →); Sud 1,20–1,80 (Δ →/+2%). Stabili, qualità buona dal Sud.

11) Pere William – Nord 1,40–1,90 (Δ +6/+8%); Centro 1,30–1,80 (Δ +5%); Sud 1,10–1,60 (Δ +4%). Campagna in consolidamento.

12) Pere Abate Fetel (primi lotti) – Nord 1,70–2,30 (Δ +5%); Centro 1,50–2,10 (Δ +4%); Sud 1,30–1,90 (Δ +3%). Pezzature migliori sostengono.

13) Mele Gala (nuova stagione) – Nord 0,80–1,20 (Δ →/+3%); Centro 0,70–1,10 (Δ →); Sud 0,65–1,05 (Δ →). Prime quantità importanti.

14) Mele Golden precoci – Nord 0,90–1,30 (Δ →); Centro 0,80–1,20 (Δ →); Sud 0,70–1,10 (Δ →). Listini di avvio stabili.

15) Kiwi verde (import, fuori stagione IT) – Nord 3,40–4,20 (Δ →/−3%); Centro 3,20–4,00 (Δ −2%); Sud 3,00–3,80 (Δ −2/−3%). Scivola leggermente in attesa del nuovo raccolto italiano.

16) Limoni (avvio primofiore in Sud) – Nord 1,60–2,10 (Δ →); Centro 1,40–1,90 (Δ →/+2%); Sud 1,30–1,80 (Δ +3/+5%). Prime partite siciliane danno tono al Sud.

17) Pomodoro tondo a grappolo – Nord 1,10–1,50 (Δ →/−3%); Centro 1,00–1,40 (Δ →); Sud 0,90–1,30 (Δ →). Offerta ancora ampia, tenuta sufficiente.

18) Pomodoro datterino – Nord 2,10–2,70 (Δ +3%); Centro 1,90–2,50 (Δ +2%); Sud 1,80–2,40 (Δ →/+2%). Domanda costante per specialty.

19) Pomodoro cuore di bue/insalatario – Nord 1,60–2,20 (Δ →); Centro 1,40–2,00 (Δ →); Sud 1,30–1,90 (Δ →/−2%). Qualità decisiva, forte variabilità.

20) Zucchine scure – Nord 0,80–1,20 (Δ +5/+8%); Centro 0,70–1,10 (Δ +5%); Sud 0,60–1,00 (Δ +4%). Caldo tardivo ha ridotto un po’ i tagli, rimbalzo lieve.

21) Melanzane nere – Nord 0,70–1,10 (Δ →); Centro 0,60–1,00 (Δ →); Sud 0,50–0,90 (Δ →/−3%). Offerta regolare.

22) Peperoni gialli/rossi – Nord 1,10–1,60 (Δ −5%); Centro 1,00–1,50 (Δ −5%); Sud 0,90–1,40 (Δ −5/−7%). Più import e pieno campo al Nord tengono bassi i listini.

23) Cetrioli – Nord 0,60–0,90 (Δ −5%); Centro 0,55–0,85 (Δ −5%); Sud 0,50–0,80 (Δ −5/−7%). Uscita graduale dai picchi produttivi.

24) Lattuga (Cappuccio/Gentile) – Nord 0,80–1,20 (Δ +5/+7%); Centro 0,70–1,10 (Δ +4%); Sud 0,60–1,00 (Δ +3%). Notti più fresche migliorano resa e qualità al Nord.

25) Iceberg – Nord 0,90–1,30 (Δ →/+3%); Centro 0,80–1,20 (Δ →); Sud 0,70–1,10 (Δ →). Stabile con lieve tono al Nord.

26) Finocchi (primi flussi Centro-Nord) – Nord 1,00–1,50 (Δ +8%); Centro 0,90–1,40 (Δ +6%); Sud 0,80–1,30 (Δ +4%). Ripartenza stagionale.

27) Patate nuove (Fucino/centro-nord) – Nord 0,45–0,60 (Δ →); Centro 0,42–0,58 (Δ →); Sud 0,40–0,55 (Δ →). Prezzi di campagna consolidati.

28) Cipolle dorate – Nord 0,35–0,55 (Δ →/+3%); Centro 0,32–0,52 (Δ →); Sud 0,30–0,50 (Δ →). Mercato equilibrato.

29) Carote – Nord 0,45–0,70 (Δ →); Centro 0,40–0,65 (Δ →); Sud 0,38–0,60 (Δ →/−2%). Domanda regolare, stalli promozionali GDO.

30) Cavolfiori (primissimi lotti) – Nord 1,40–2,00 (Δ +10%); Centro 1,30–1,90 (Δ +8%); Sud 1,10–1,70 (Δ +5%). Offerta iniziale ridotta, spinta stagionale.


Nord vs Centro vs Sud: cosa cambia questa settimana

  • Nord: rimbalzo di foglie e finocchi con notti più fresche; uve e pere meglio prezzate grazie a qualità e calibri; code estive (angurie/meloni) in netto ridimensionamento.

  • Centro: quadro più equilibrato, senza strappi: pomodori e cetrioli tengono, drupacee in svendita di fine stagione, uva in crescita moderata.

  • Sud: listini più bassi sulle code estive (ancora disponibilità locale), ma limoni primofiore e fichi d’India sostengono; datterini stabili e ricercati.


Fattori internazionali che possono impattare i prezzi a breve

  • Mango e avocado: rotazioni Brasile/Perù e Sudafrica più corte in settembre; noli reefer non ai minimi, possibile sostegno ai prezzi import.

  • Uva da tavola UE: Spagna in lieve flessione produttiva locale su alcune aree siccitose; l’Italia può colmare domanda nord-europea, sponda per i listini delle nostre uve.

  • Energia e carburanti: quotazioni carburanti in altalena inizio settembre → trasporto refrigerato leggermente più caro, impatto sensibile sui prodotti a bassa marginalità (angurie/meloni) e sulle catene lunghe.

  • Kiwi e mele emisfero Sud in esaurimento: finestre di import in chiusura; all’avvio del raccolto italiano atteso ricalibro verso il basso dei prezzi import e progressivo allineamento ai listini nazionali di avvio campagna.


Previsioni future

  • UVE: domanda in salita (back-to-school + qualità), prezzi tonici o in lieve aumento; attenzione alle piogge al Nord che potrebbero comprimere qualità su partite tardive.

  • PERE (William/Abate): tenuta con bias rialzista a calibri medio-grandi; possibile normalizzazione a fine mese con volumi in crescita.

  • DRUPACEE: ulteriore deflazione e uscita di scena entro metà/fine mese.

  • ANGURIE/MELONI: ulteriori correzioni (liquidazione fine campagna), con rimbalzi locali solo su lotti premium.

  • POMODORI: specialty (datterini) stabili/tonici, tondo-grappolo laterale finché l’offerta resta ampia; primi segnali di risalita possibile da fine mese se scendono i volumi di pieno campo.

  • FOGLIE/FINOCCHI/CAVOLI: progressivo rafforzamento con l’autunnale alle porte; rischio volatilità iniziale per offerta limitata.

 

 

Il team di PAN

Inizio Settimana Instabile, Poi Stabilità

Previsioni meteo settimanali

Nord Italia

  • Lunedì: cielo generalmente sereno o poco nuvoloso.

  • Martedì: in arrivo una perturbazione che porta temporali e possibili nubifragi; instabilità concentrata sul Nord-Ovest e nelle pianure.

  • Mercoledì–giovedì: progressivo miglioramento con bel tempo, specie verso fine settimana.

  • Fine settimana: stabilità diffusa con cieli sereni o poco nuvolosi.

Centro Italia

  • Lunedì–martedì: tempo stabile con cieli in prevalenza sereni, lievi addensamenti possibili localmente.

  • Martedì sera: peggioramento che si estende sulle zone interne e coste, con rovesci sparsi.

  • Mercoledì–giovedì: transito perturbato con rovesci intermittenti; tendenza al rasserenamento da metà periodo.

  • Weekend: clima più stabile, sole e temperature miti.

Sud Italia e Isole

  • Inizio settimana: condizioni meteo piuttosto tranquille, soleggiato ovunque, salvo locali nubi pomeridiane in montagna.

  • Metà settimana: passaggio rapido di instabilità marginale, con rovesci sporadici nelle zone interne.

  • Fine settimana: clima asciutto e soleggiato, con temperatura piacevole.


Influenza sul settore agricolo

Nord Italia

La fase di pioggia all’inizio settimana potrà essere utile per alleviare lo stress idrico su colture estive ed emergenti, ma i temporali e i possibili nubifragi impongono prudenza: rischio di erosione del suolo e danni da grandine o vento forte su frutteti e coltivazioni delicate.

Centro Italia

Le precipitazioni irregolari saranno benefiche se distribuite uniformemente, ma la disomogeneità richiede un approccio flessibile: irrigazione supplementare mirata nelle aree ancora secche, per evitare differenze nell’evoluzione delle colture.

Sud e Isole

La stabilità meteo pro porta avanti la maturazione di frutti estivi (come meloni, pomodori e altri ortaggi), ma pone l’accento sulla necessità di ottimizzare l’approvvigionamento idrico e la conservazione post-raccolta in assenza di piogge rigeneranti.

Gli operatori agricoli possono avvalersi di servizi agrometeorologici specializzati, utili per pianificare interventi come semine, trattamenti e raccolti nella settimana a venire.


In sintesi

Questa settimana si apre con instabilità al Nord e Centro che porterà precipitazioni, ma rapidamente il tempo tornerà stabile ovunque, condizionato da un veloce passaggio perturbato. Le condizioni meteo offrono opportunità — come il sollievo idrico iniziale — ma richiedono prontezza nell’adattare le pratiche agricole ai cambiamenti, specialmente in presenza di fenomeni intensi o irregolari.