Nord centro sud : contrasti

Prezzi, autunno in corsa

Settimana 27 ottobre – 2 novembre (stime basate sugli ultimi 5 giorni). Frecce: 🟢 rialzo • 🟡 stabile (±1–2%) • 🔴 calo.

Prezzi e variazioni settimanali (Nord • Centro • Sud)

Prodotto (A–Z) Nord Centro Sud
Arance Navel (prime) 2,10–2,70 €/kg 🔴 -3% 1,95–2,55 €/kg 🔴 -3% 1,75–2,35 €/kg 🔴 -3%
Bietole da coste 1,10–1,40 €/kg 🟢 +3% 1,00–1,30 €/kg 🟢 +3% 0,90–1,20 €/kg 🟢 +2%
Broccoli 1,55–2,10 €/kg 🟡 -1% 1,35–1,95 €/kg 🟡 -1% 1,15–1,75 €/kg 🟡 -1%
Carciofi (primi violetti) 0,55–0,75 €/pz 🟢 +6% 0,50–0,70 €/pz 🟢 +6% 0,45–0,65 €/pz 🟢 +5%
Carote 0,60–0,84 €/kg 🟡 -1% 0,58–0,80 €/kg 🟡 -1% 0,55–0,74 €/kg 🟡 -1%
Castagne 3,50–4,30 €/kg 🟢 +3% 3,20–4,00 €/kg 🟢 +3% 2,90–3,70 €/kg 🟢 +3%
Cavolfiori 1,45–2,00 €/kg 🟢 +2% 1,35–1,90 €/kg 🟢 +2% 1,15–1,65 €/kg 🟢 +2%
Cavolo cappuccio 0,70–0,95 €/kg 🟡 0% 0,65–0,90 €/kg 🟡 0% 0,60–0,85 €/kg 🟡 0%
Cipolle dorate 0,35–0,50 €/kg 🟡 0% 0,35–0,49 €/kg 🟡 0% 0,32–0,47 €/kg 🟡 0%
Clementine (prime) 1,80–2,30 €/kg 🔴 -5% 1,65–2,15 €/kg 🔴 -5% 1,45–1,95 €/kg 🔴 -5%
Fagiolini 2,70–3,50 €/kg 🟢 +4% 2,50–3,30 €/kg 🟢 +4% 2,20–3,00 €/kg 🟢 +3%
Fichi d’India 1,25–1,75 €/kg 🔴 -5% 1,05–1,55 €/kg 🔴 -5% 0,85–1,35 €/kg 🔴 -5%
Finocchi 1,38–1,88 €/kg 🟡 -1% 1,28–1,78 €/kg 🟡 -1% 1,08–1,58 €/kg 🟡 -1%
Kaki 1,95–2,55 €/kg 🔴 -3% 1,85–2,45 €/kg 🔴 -3% 1,65–2,25 €/kg 🔴 -3%
Kiwi verde 2,05–2,65 €/kg 🟢 +2% 1,95–2,55 €/kg 🟢 +2% 1,85–2,45 €/kg 🟢 +2%
Lattughe (cappuccio/romana) 0,86–1,16 €/kg 🟡 +1% 0,80–1,10 €/kg 🟡 +1% 0,70–1,00 €/kg 🟡 0%
Melagrane 1,95–2,55 €/kg 🔴 -2% 1,85–2,45 €/kg 🔴 -2% 1,65–2,25 €/kg 🔴 -2%
Melanzane nere 1,08–1,38 €/kg 🟡 0% 0,98–1,28 €/kg 🟡 0% 0,88–1,18 €/kg 🔴 -2%
Mele Fuji 0,98–1,28 €/kg 🔴 -2% 1,08–1,38 €/kg 🔴 -2% 1,12–1,42 €/kg 🔴 -2%
Mele Gala 0,68–0,93 €/kg 🔴 -2% 0,78–1,03 €/kg 🔴 -2% 0,83–1,08 €/kg 🔴 -2%
Mele Golden 0,83–1,08 €/kg 🔴 -2% 0,93–1,18 €/kg 🔴 -2% 0,98–1,23 €/kg 🔴 -2%
Patate da consumo 0,36–0,46 €/kg 🟡 0% 0,38–0,48 €/kg 🟡 0% 0,40–0,50 €/kg 🟡 0%
Peperoni (rossi/gialli) 1,05–1,45 €/kg 🔴 -3% 0,95–1,35 €/kg 🔴 -3% 0,88–1,28 €/kg 🔴 -3%
Pomodoro a grappolo 1,18–1,48 €/kg 🔴 -2% 1,08–1,38 €/kg 🔴 -2% 0,98–1,28 €/kg 🔴 -2%
Pomodoro datterino 2,05–2,85 €/kg 🟡 -1% 1,95–2,75 €/kg 🟡 -1% 1,75–2,55 €/kg 🟡 -1%
Porri 0,90–1,20 €/kg 🟢 +5% 0,85–1,15 €/kg 🟢 +5% 0,80–1,10 €/kg 🟢 +4%
Radicchio Chioggia 1,38–1,88 €/kg 🟡 -1% 1,28–1,78 €/kg 🟡 -1% 1,08–1,58 €/kg 🟡 -1%
Sedano 0,85–1,10 €/kg 🟡 +1% 0,80–1,05 €/kg 🟡 +1% 0,75–1,00 €/kg 🟡 +1%
Spinaci 1,45–1,85 €/kg 🟢 +4% 1,35–1,75 €/kg 🟢 +4% 1,20–1,60 €/kg 🟢 +3%
Uva da tavola bianca 1,35–1,75 €/kg 🔴 -3% 1,25–1,65 €/kg 🔴 -3% 1,05–1,45 €/kg 🔴 -3%
Uva da tavola nera 1,55–2,05 €/kg 🔴 -3% 1,45–1,95 €/kg 🔴 -3% 1,25–1,75 €/kg 🔴 -3%
Zucchine scure 1,28–1,68 €/kg 🟢 +5% 1,15–1,55 €/kg 🟢 +5% 1,02–1,42 €/kg 🟢 +4%
Zucca Delica 1,24–1,64 €/kg 🟢 +3% 1,12–1,52 €/kg 🟢 +3% 1,02–1,42 €/kg 🟢 +3%

Contesto internazionale

  • Serre mediterranee: Spagna e Marocco incrementano i volumi di pomodori e peperoni; pressione competitiva sui listini UE di novembre.
  • Agrumi UE: flussi crescenti da Spagna/Grecia spingono un graduale allineamento dei prezzi italiani su clementine e prime Navel.
  • Logistica: noli reefer variabili e tempi di transito più lunghi su alcune rotte incidono su import premium (avocado/mango) e su export di kiwi.
  • Energia e clima: costi energetici e prime irruzioni fredde possono sostenere brassicacee/leafy e comprimere rese in pieno campo.

Previsioni future

  • Agrumi: clementine ancora in lieve discesa con l’entrata a regime; Navel più volatili finché i volumi restano frazionati.
  • Brassicacee/leafy: domanda in aumento con il freddo; prezzi tendenzialmente sostenuti, salvo picchi d’offerta locali.
  • Solanacee: peperoni e melanzane in lento rientro per concorrenza estera; datterini resilienti su lotti top.
  • Uva: fase finale con assestamento verso il basso; possibili premi per prodotti di alta brix e confezionati.
  • Zucchine/fagiolini: sostegno finché le rese restano compresse da escursioni termiche e piogge

 

Il team di PAN

Svolta piovosa d’autunno

Quadro generale

L’Italia apre la settimana con variabilità e clima autunnale, poi tra mercoledì e venerdì un impulso più umido porta piogge diffuse e locali rovesci, più insistenti sui versanti tirrenici e sul Nord-Est. Temperature in lieve calo nella seconda parte della settimana, con massime generalmente miti ma più contenute al Nord.


Nord

  • Lunedì–martedì: nubi irregolari e schiarite; contesto asciutto o con deboli piovaschi locali in pianura padana orientale. Clima fresco al mattino, massime intorno a valori tipici di fine ottobre.

  • Mercoledì–venerdì: peggiora. Piogge più organizzate su Liguria e Nord-Est, rovesci su pianure venete e friulane; sulla Valpadana occidentale piogge a tratti, con nuvolosità compatta. Ventilazione in rinforzo sui litorali liguri. Temperature stabili o in lieve flessione.

Riferimenti locali: Milano con nubi e passaggi piovosi da giovedì; Genova più esposta con piogge tra mercoledì e venerdì; Venezia con rovesci giovedì e venerdì.


Centro

  • Lunedì–martedì: variabilità; schiarite sul versante tirrenico, nubi e locali piovaschi su dorsale appenninica e medio Adriatico. Termiche miti di giorno, fresche notturne nelle valli interne.

  • Mercoledì–venerdì: transito perturbato. Piogge e rovesci sparsi tra Toscana, Lazio, Umbria e Marche (più frequenti mercoledì–giovedì), con miglioramenti a tratti venerdì sul lato tirrenico. Possibili temporali locali lungo le coste. Temperature in lieve calo.

Riferimenti locali: Firenze con piogge tra mercoledì e giovedì; Roma con fasi instabili tra mercoledì e giovedì; Ancona spesso nuvolosa e con rovesci ricorrenti fino a venerdì.


Sud

  • Lunedì–martedì: nuvolosità variabile, primi piovaschi su Campania e Puglia; mite di giorno.

  • Mercoledì–venerdì: instabile su tirreniche (Campania, Calabria) e sul basso Adriatico, con rovesci e isolati temporali; sul Salento fenomeni a tratti. Calo termico nei valori massimi a fine settimana.

Riferimenti locali: Napoli con più giorni di rovesci; Bari spesso bagnata tra mercoledì e venerdì; Reggio Calabria con instabilità in aumento a metà settimana.


Isole maggiori

  • Sardegna: avvio con schiarite, poi tra giovedì e venerdì passaggi piovosi soprattutto sul settore meridionale e orientale; venti in rinforzo a tratti.

  • Sicilia: variabilità in aumento da mercoledì con rovesci sparsi (più probabili sui settori tirrenici e orientali) e breve calo termico a fine settimana.

Riferimenti locali: Cagliari con piogge tra giovedì e venerdì; Palermo a tratti instabile da mercoledì.


Focus maltempo della settimana

  • Finestra più critica: tra mercoledì e giovedì al Centro-Nord e tirreniche del Sud; giovedì–venerdì su Isole e basso Adriatico. Attesi rovesci localmente intensi e rinforzi di vento sui litorali esposti.

  • Rischi principali: allagamenti locali su aree urbane in caso di rovesci persistenti, scarsa visibilità su tratti appenninici, mare mosso sui bacini occidentali.


Agricoltura: effetti attesi e consigli operativi

Olivo (raccolta in corso Centro-Sud): Le piogge di metà settimana ostacolano la raccolta e aumentano il rischio di cascola su piante stressate; programmare stacchi nelle finestre asciutte, proteggere le cassette e privilegiare frangitura rapida per evitare difetti.
Vite da tavola tardiva e agrumi precoci (Sud e Isole): Rovesci e umidità favoriscono marciumi su grappoli residui e muffe su agrumi precoci; utile ventilazione/arieggiamento dei tendoni e trattamenti consentiti nelle brevi pause asciutte.
Ortaggi autunno-invernali (centri di pianura e Sud): Le piogge aiutano l’attecchimento dei trapianti ma possono compattare i suoli: evitare passaggi con mezzi pesanti su terreni bagnati, favorire sgrondo con canalette; attenzione a peronospora su brassicaceae.
Semine cerealicole (Nord e Centro): Le precipitazioni di metà settimana sono utili per l’umidità del letto di semina; programmare semine e diserbi di pre-emergenza nelle finestre asciutte di inizio/fine settimana.
Zootecnia e fieni: Attività di fienagione sconsigliate nelle 48 ore più instabili; predisporre ricoveri per il bestiame in caso di vento forte sui litorali tirrenici.

Il team di PAN

Sostegni UE mirati e regole operative

Negli ultimi sette giorni Bruxelles ha pubblicato un atto inedito che tocca da vicino la filiera ortofrutticola: un regolamento d’esecuzione che mette sul tavolo sostegni economici straordinari e deroghe procedurali per i produttori di frutta e ortaggi in Stati membri colpiti da crisi di mercato e da eventi climatici estremi. L’impianto è costruito per arrivare a terra rapidamente tramite i programmi operativi delle Organizzazioni di Produttori (OP) e delle loro Associazioni (AOP), evitando iter lunghi e incertezze interpretative. Il provvedimento è fresco di Gazzetta e non era presente nel nostro resoconto della settimana scorsa: rappresenta quindi una novità effettiva per chi pianifica raccolte, conferimenti e cash flow nei prossimi mesi.

In sintesi, il regolamento:

  • attiva aiuti emergenziali mirati alle aree e ai comparti più colpiti;

  • consente flessibilità nell’esecuzione dei programmi operativi (ri-calibrazione di azioni e budget, aumento dei massimali di talune misure, possibilità di riorientare spese su interventi anticrisi);

  • accelera i tempi di utilizzo delle risorse, con istruzioni applicative chiare per le autorità nazionali e gli organismi pagatori.

Per la filiera ortofrutticola questo si traduce in strumenti concreti per gestire tre problemi urgenti: prezzi depressi in taluni segmenti, danni da eventi meteo che hanno compromesso rese e qualità, e tensioni di liquidità che colpiscono soprattutto le aziende medio-piccole e i conferitori più esposti.


Cosa c’è dentro: leve finanziarie e flessibilità che contano

1) Corsia preferenziale nel canale OP/AOP

Il canale OP/AOP resta la spina dorsale dell’OCM ortofrutta: il nuovo atto rafforza la capacità anticiclica dei Programmi Operativi, permettendo di riallocare in corso d’anno risorse su interventi di prevenzione e gestione crisi (ritiri dal mercato, distribuzione gratuita, promozioni anticongiunturali mirate, riconversioni colturali, investimenti per resilienza climatica e post-raccolta). La logica è semplice: far sì che le misure non restino “sulla carta” quando i prezzi scendono o quando le avversità climatiche tagliano la disponibilità di prodotto commerciabile.

2) Più spazio alla gestione del rischio

Rispetto alla cornice standard, il regolamento apre a deroghe puntuali per aumentare la capienza di quelle voci di spesa che impattano la resilienza d’impresa: assicurazioni agevolate, fondi di mutualità, interventi per la qualità e la conservabilità del prodotto (riduzione scarti, selezione e packaging), investimenti in energia e acqua per rendere i processi meno vulnerabili a picchi di costo o carenze.

3) Tempistiche e semplificazioni

Il testo prevede percorsi autorizzativi rapidi per gli Stati membri e linee guida applicative per gli organismi pagatori. Obiettivo: evitare colli di bottiglia amministrativi che in passato hanno limitato l’efficacia delle misure anticrisi. Sul campo, questo significa pagamenti più veloci e possibilità di rimodulare iniziative promozionali e logistiche in modo coerente con le finestre di raccolta e con l’andamento reale dei mercati.


Chi può beneficiarne e come

Il perimetro è europeo ma con target nazionale/regionale laddove si documenta l’impatto economico degli eventi avversi o di una crisi di mercato. In pratica:

  • OP e AOP possono chiedere di aggiornare i Programmi Operativi, spostando budget verso azioni anticrisi o di riequilibrio domanda-offerta.

  • Imprese conferenti possono beneficiare indirettamente degli strumenti attivati dall’OP (ritiri, promozioni, trasformazioni, aiuti per magazzini refrigerati e selezione), oltre che di maggiori plafond per gestione del rischio e per investimenti di resilienza.

  • Soggetti fuori da OP: la via maestra resta l’aggregazione. Il messaggio politico implicito del regolamento è chiaro: chi è organizzato arriva prima ai fondi e li usa con più flessibilità.


Impatti attesi sulla filiera ortofrutticola

Prezzi e flussi di prodotto

La combinazione di ritiri mirati, distribuzione gratuita e promozioni coordina l’offerta, alleggerendo i picchi che tipicamente schiacciano i listini alla produzione. Se gli Stati membri attiveranno rapidamente la leva OP, è ragionevole aspettarsi meno volatilità su alcune specie sensibili (drupacee, ortaggi a raccolta concentrata, frutta a deperibilità elevata) e una riduzione degli scarti grazie a sbocchi alternativi tracciati.

Liquidità e investimenti

Gli anticipi sui programmi e le deroghe procedurali possono immettere ossigeno finanziario nelle casse delle OP e, a cascata, nelle imprese conferenti. È un passaggio non banale: molte aziende stanno affrontando costi di post-raccolta più alti e cicli d’incasso più lunghi con la GDO; poter contare su misure anticrisi più capienti aiuta a non tagliare investimenti su freddo, selezione ottica, packaging riciclabile e risparmio idrico/energetico che sono ormai indispensabili per stare sugli scaffali europei.

Qualità, standard e mercati

Il pacchetto spinge verso una gestione più proattiva della qualità: selezione e valorizzazione del prodotto di punta quando i consumi tirano, ma anche canali alternativi per il fuori-standard (trasformazione, donazioni) quando serve fluidità logistica. Questo riduce il rischio reputazionale da non-conformità e sostiene gli obiettivi ambientali legati a sprechi e perdita di cibo nella catena del freddo.


Cosa fare subito: checklist per OP e imprese

  1. Mappare l’impatto: dimensionare perdite di resa, extra-costi energetici e logistici, scarti da selezione, ribassi di prezzo. Servirà a motivare la richiesta di rimodulazione del Programma Operativo.

  2. Riprogettare le azioni: alzare il peso delle linee anticrisi (ritiri mirati, distribuzione gratuita, promozioni tattiche) e degli investimenti “resilienza” su freddo, selezione, sensoristica di maturazione, riduzione consumi idrici/energetici.

  3. Accelerare la governance: calendarizzare i passaggi di approvazione interni all’OP e il confronto con Regione/Organismo pagatore; l’atto prevede corsie rapide ma serve arrivare con dossier pronti.

  4. Integrare gestione del rischio: aggiornare coperture assicurative e fondi di mutualità sfruttando i plafond più capienti. Attenzione a coerenza tra perizie, perimetro assicurato e stime di perdita.

  5. Dialogo con la GDO: usare le leve del programma per accordi promozionali che evitino vendite in perdita; fissare KPI di rotazione, resi e shrink per misurare l’efficacia.


Perché questa misura è diversa da quelle viste finora

Negli ultimi mesi abbiamo raccontato strumenti più orizzontali (semplificazioni PAC, dibattiti su sostenibilità, indirizzi regolatori di medio periodo). Questa settimana, invece, la Commissione mette a disposizione uno strumento operativo immediato, con un perimetro puntuale sull’ortofrutta e un vettore di erogazione noto alla filiera (OP/AOP). È una differenza sostanziale per chi, in azienda, deve decidere domani mattina se raccogliere, stoccare, promuovere o trasformare.

Inoltre, la misura riconosce esplicitamente che il 2025 ha visto shock climatici e di mercato disomogenei tra aree europee e specie: un approccio “a grana fine”, più vicino alle esigenze reali dei distretti frutticoli e orticoli, che consente agli Stati membri di indirizzare le risorse dove l’impatto è maggiore.


Rischi di attuazione: dove si può inciampare

  • Tempi amministrativi: la promessa di velocità va verificata nella pratica. Autorità nazionali e organismi pagatori devono allineare subito le istruzioni operative per evitare rallentamenti nell’aggiornamento dei PO.

  • Capacità progettuale: OP troppo piccole o poco strutturate rischiano di non sfruttare appieno flessibilità e fondi. La soluzione è cooperare in AOP o con consulenze tecniche mirate per la riprogrammazione.

  • Coerenza con gli obiettivi ambientali: la riallocazione delle spese va tenuta all’interno della cornice “green” dell’OCM/PAC per evitare contestazioni in fase di controllo e audit.


Casi d’uso: dove può fare la differenza

  • Drupacee e ortaggi a maturazione concentrata: finestre strette, rischio di saturazione mercati. Con la nuova flessibilità, si possono impostare ritiri tattici e promozioni coordinate in GDO per spalmare i volumi e tenere i prezzi minimi sopra i costi variabili.

  • Aree colpite da grandinate e eventi estremi: combinare fondi di mutualità, ripristini rapidi e investimenti su protezioni fisiche (reti, coperture leggere), freddo e selezione per valorizzare il prodotto sano residuo e ridurre il declassamento.

  • Linee “zero sprechi”: laddove la qualità commerciale è variabile, potenziare la trasformazione (succhi, puree, IV/V gamma) e la distribuzione gratuita gestita, per ridurre invenduti e sostenere il reddito conferitori.


Prospettiva dei prossimi trenta giorni

Se gli Stati membri metteranno in moto rapidamente il meccanismo, a novembre-dicembre potremmo vedere:

  1. riduzione della volatilità su specie “calde” e miglior equilibrio tra domanda e offerta nei mercati all’ingrosso;

  2. crescita dell’uso dei fondi di mutualità e delle coperture assicurative come pilastro di stabilità finanziaria stagionale;

  3. prime evidenze di minori scarti lungo la catena logistica grazie a ritiri e sbocchi alternativi coordinati.

La chiave sarà la co-progettazione tra OP, Regioni/Autorità nazionali, GDO e trasformazione. Il regolamento fornisce il telaio; la differenza la faranno tempismo e qualità delle azioni sul territorio.


Cosa monitorare settimana prossima

  • Circolari nazionali: attese le prime istruzioni operative degli organismi pagatori su modalità di rimodulazione dei Programmi Operativi.

  • Decisioni OP: convocazioni straordinarie dei consigli di amministrazione per deliberare riprogrammazioni e piani di spesa anticrisi.

  • Dialogo con la Distribuzione: definizione di piani promozionali condivisi, con KPI di rotazione e shrink per misurare l’efficacia delle misure attivate.


Conclusione: un segnale politico molto pratico

Per una volta, la notizia principale della settimana non è un dibattito o un indirizzo di principio, ma una leva immediata per proteggere reddito agricolo, qualità di prodotto e tenuta dei mercati. La Commissione manda il messaggio che, a fronte di shock climatici e squilibri di mercato, la filiera che si organizza—tramite OP e AOP—avrà strumenti più ampi e più agili.

Per i professionisti dell’ortofrutta, la differenza la farà la capacità di attivarsi in fretta: misurare l’impatto, riprogettare i Programmi Operativi, negoziare con la Distribuzione e usare l’intero set di misure—dai ritiri alla trasformazione, fino agli investimenti di resilienza—per uscire dalla spirale prezzi-costi-scarti. È un’occasione concreta per stabilizzare i margini in chiusura d’anno e preparare una campagna 2026 più robusta.

Il team di PAN

Autunno, listini in moto

Settimana 20–26 ottobre (stime basate sugli ultimi 5 giorni).

Offerta autunnale in aumento su brassicacee e finocchi, agrumi in avvio, ortaggi estivi in uscita. Zucchine e fagiolini sostenuti da rese in calo; clementine in assestamento con l’aumentare dei volumi.

Prezzi e variazioni settimanali (Nord • Centro • Sud)

(frecce: 🟢 rialzo, 🟡 stabile/±1–2%, 🔴 calo)

Prodotto Nord Centro Sud
Arance Navel (prime) 2,20–2,80 €/kg 🟢 +6% 2,00–2,60 €/kg 🟢 +5% 1,80–2,40 €/kg 🟢 +5%
Broccoli 1,60–2,20 €/kg 🔴 -4% 1,40–2,00 €/kg 🔴 -4% 1,20–1,80 €/kg 🔴 -5%
Carote 0,60–0,85 €/kg 🟡 0% 0,60–0,80 €/kg 🟡 0% 0,55–0,75 €/kg 🟡 0%
Castagne 3,40–4,20 €/kg 🟢 +5% 3,10–3,90 €/kg 🟢 +4% 2,80–3,60 €/kg 🟢 +4%
Cavolfiori 1,40–1,90 €/kg 🔴 -6% 1,30–1,80 €/kg 🔴 -5% 1,10–1,60 €/kg 🔴 -5%
Cavolo cappuccio 0,70–0,95 €/kg 🔴 -3% 0,65–0,90 €/kg 🔴 -3% 0,60–0,85 €/kg 🔴 -2%
Cipolle dorate 0,35–0,50 €/kg 🟡 0% 0,35–0,50 €/kg 🟡 0% 0,32–0,48 €/kg 🟡 0%
Clementine (prime) 1,90–2,40 €/kg 🔴 -5% 1,70–2,20 €/kg 🔴 -6% 1,50–2,00 €/kg 🔴 -6%
Fagiolini 2,60–3,40 €/kg 🟢 +8% 2,40–3,20 €/kg 🟢 +7% 2,20–3,00 €/kg 🟢 +6%
Fichi d’India 1,30–1,80 €/kg 🔴 -5% 1,10–1,60 €/kg 🔴 -5% 0,90–1,40 €/kg 🔴 -6%
Finocchi 1,40–1,90 €/kg 🔴 -5% 1,30–1,80 €/kg 🔴 -4% 1,10–1,60 €/kg 🔴 -4%
Kaki 2,00–2,60 €/kg 🔴 -4% 1,90–2,50 €/kg 🔴 -4% 1,70–2,30 €/kg 🔴 -5%
Kiwi verde 2,00–2,60 €/kg 🟢 +3% 1,90–2,50 €/kg 🟢 +3% 1,80–2,40 €/kg 🟢 +2%
Lattughe (cappuccio/romana) 0,85–1,15 €/kg 🔴 -3% 0,80–1,10 €/kg 🔴 -3% 0,70–1,00 €/kg 🔴 -4%
Melagrane 2,00–2,60 €/kg 🔴 -3% 1,90–2,50 €/kg 🔴 -3% 1,70–2,30 €/kg 🔴 -4%
Melanzane nere 1,10–1,40 €/kg 🟢 +4% 1,00–1,30 €/kg 🟢 +3% 0,90–1,20 €/kg 🟡 0%
Mele Fuji 1,00–1,30 €/kg 🔴 -3% 1,10–1,40 €/kg 🔴 -3% 1,15–1,45 €/kg 🔴 -2%
Mele Gala 0,70–0,95 €/kg 🔴 -4% 0,80–1,05 €/kg 🔴 -4% 0,85–1,10 €/kg 🔴 -3%
Mele Golden 0,85–1,10 €/kg 🔴 -3% 0,95–1,20 €/kg 🔴 -3% 1,00–1,25 €/kg 🔴 -2%
Patate da consumo 0,36–0,46 €/kg 🟡 0% 0,38–0,48 €/kg 🟡 0% 0,40–0,50 €/kg 🟡 0%
Peperoni (rossi/gialli) 1,10–1,50 €/kg 🔴 -5% 1,00–1,40 €/kg 🔴 -4% 0,90–1,30 €/kg 🔴 -4%
Pomodoro a grappolo 1,20–1,50 €/kg 🔴 -3% 1,10–1,40 €/kg 🔴 -3% 1,00–1,30 €/kg 🔴 -2%
Pomodoro datterino 2,10–2,90 €/kg 🟡 -1% 2,00–2,80 €/kg 🟡 -1% 1,80–2,60 €/kg 🟡 -1%
Radicchio Chioggia 1,40–1,90 €/kg 🔴 -4% 1,30–1,80 €/kg 🔴 -4% 1,10–1,60 €/kg 🔴 -4%
Uva da tavola bianca 1,40–1,80 €/kg 🟡 -2% 1,30–1,70 €/kg 🟡 -2% 1,10–1,50 €/kg 🟡 -2%
Uva da tavola nera 1,60–2,10 €/kg 🟡 -2% 1,50–2,00 €/kg 🟡 -2% 1,30–1,80 €/kg 🟡 -3%
Zucchine scure 1,20–1,60 €/kg 🟢 +7% 1,10–1,50 €/kg 🟢 +6% 1,00–1,40 €/kg 🟢 +6%
Zucca Delica 1,20–1,60 €/kg 🟢 +5% 1,10–1,50 €/kg 🟢 +4% 1,00–1,40 €/kg 🟢 +4%

Contesto internazionale

  • Mediterraneo: Spagna e Marocco avviano le campagne di serra (pomodori/peperoni), con pressione competitiva sui listini europei di novembre.

  • Agrumi UE: volumi in crescita da Spagna e Grecia; la progressiva normalizzazione logistica può accelerare l’arrivo di clementine e prime arance.

  • Noli e cambi: costi di trasporto variabili e cambio euro/dollaro influenzano frutta importata (kiwi oltremare residui, avocado, banane).

  • Energia: gasolio ed elettricità incidono su serre e catena del freddo; eventuali rialzi energetici si rifletterebbero su ortaggi d’inverno.

Previsioni future

  • Brassicacee e finocchi: con l’aumento dell’offerta, possibile ulteriore correzione dei prezzi nelle prossime 1–2 settimane.

  • Agrumi: clementine in graduale discesa con l’entrata a regime; Navel più volatili finché i volumi restano limitati.

  • Solanacee (peperoni/melanzane): tendenza laterale o leggermente debole per concorrenza estera; qualità farà la differenza.

  • Uva da tavola: fase finale; listini stabili/leggermente in calo salvo picchi per lotti top.

  • Zucchine e fagiolini: sostegno finché le rese rimangono contenute dal clima più fresco.

  • Mele e pere: pressione da scorte in crescita; promozioni GDO determinanti per lo smaltimento.

 

Il team di PAN

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Previsioni meteo per la settimana (lunedì–domenica)

Nord Italia

L’inizio della settimana si presenta con bel tempo prevalente, cieli sereni o poco nuvolosi nella maggior parte delle pianure, mentre sui rilievi alpine e prealpine potrebbero verificarsi addensamenti e brevi rovesci nel pomeriggio. Verso metà settimana è atteso un peggioramento: una perturbazione atlantica porterà nubi in aumento e precipitazioni sparse soprattutto su Piemonte, Lombardia occidentale e Triveneto. Nel weekend, l’alta pressione avrà la meglio con un graduale miglioramento, riduzione delle piogge e ritorno del sole o del cielo poco coperto.

Centro Italia

All’inizio della settimana condizioni stabili con sole dominanti, salvo qualche annuvolamento pomeridiano lungo gli Appennini. A metà settimana, instabilità in aumento: sono previste nubi e rovesci localizzati su Toscana interna, Umbria e Marche, con alcuni temporali pomeridiani possibili. Verso venerdì–sabato il tempo migliorerà: giornate più asciutte e maggiori schiarite, con condizioni più favorevoli per le attività agricole o all’aperto.

Sud Italia e Isole

Per le regioni meridionali e le isole maggiori la settimana inizierà con clima tranquillo, sole e poche nubi lungo le coste. Nei giorni centrali è possibile qualche rovescio pomeridiano nelle zone interne o montuose, ma senza fenomeni diffusi. Durante il fine settimana la situazione sarà stabile: prevalenza di sole e assenza di peggioramenti significativi, condizioni favorevoli al contesto agrario e per le attività all’aperto.


Influenza sul settore agricolo

Le condizioni meteo previste per questa settimana avranno impatti eterogenei sull’agricoltura italiana:

  • Nord Italia: Le precipitazioni attese a metà settimana possono rappresentare un utile recupero idrico per seminativi e prati che avvertivano una leggera carenza, ma la presenza di temporali richiede prudenza. Coltivazioni delicate (frutteti, vigneti, orticole) devono essere monitorate: rischio di danni da pioggia intensa, vento o grandine. Il miglioramento del weekend offre una finestra buona per trattamenti, raccolta o interventi in campo.

  • Centro Italia: La fase instabile centrale della settimana può dare sollievo alle colture che necessitano di acqua, ma la distribuzione irregolare delle piogge impone una gestione localizzata: zone che rimarranno più asciutte dovranno comunque mantenere irrigazione adeguata. Il ritorno alla stabilità sarà favorevole per attività agrarie programmate come trattamenti e raccolte.

  • Sud Italia e Isole: In queste aree la dominanza del sole e la scarsità di precipitazioni importanti mantengono il rischio di stress idrico per colture estive e orticole. L’irrigazione mirata rimane essenziale, così come attentare alla qualità post-raccolta, in particolar modo per frutta e ortaggi esposti a caldo e sole prolungato. La stabilità del fine settimana, tuttavia, facilita le operazioni di raccolta e logistica in condizioni favorevoli.

In sintesi: per gli agricoltori la chiave sarà combinare la reattività alle precipitazioni previste (al Nord e Centro) con la continuità irrigua e logistica al Sud e nelle isole, sfruttando il miglioramento atteso per le attività all’aperto e per massimizzare rese e qualità.

Il team di PAN

Dossier UE: nuove regole, controlli e deroghe

1) EUDR: la Commissione apre al rinvio operativo e prepara una fase pilota

 

Nella settimana appena conclusa, la Commissione europea ha confermato politicamente la necessità di scaglionare e rinviare l’entrata in applicazione di alcuni adempimenti chiave dell’EUDR (regolamento contro la deforestazione), annunciando una fase pilota e un calendario rivisto che posticipa l’operatività piena per imprese e autorità competenti. La mossa, motivata dalle difficoltà tecniche dei sistemi informatici e dalla mole di operatori coinvolti nelle catene “a rischio”, ha un effetto immediato anche sull’ortofrutta, pur non essendo il comparto tra quelli più direttamente colpiti come legno, cacao o caffè. La notizia è stata riportata da primarie agenzie internazionali nel corso della settimana, evidenziando il consenso degli Stati membri a una applicazione graduale e alla previsione di controlli prioritari su categorie e Paesi a rischio secondo una classificazione aggiornata.

 

Cosa cambia per la filiera ortofrutticola

 

Operatori e trader che gestiscono imballaggi cellulosici (cartoni, pallet di legno) potranno contare su un respiro procedurale: si riduce nell’immediato il rischio di colli di bottiglia doganali legati a dichiarazioni di due diligence non ancora standardizzate.

 

GDO e importatori potranno strutturare in modo più ordinato i flussi informativi con i fornitori extra-UE su tracciabilità delle componenti “forestali” ancillari (imballaggi), integrando step-by-step i nuovi requisiti invece di affrontare uno “switch” secco.

 

OP e cooperative avranno tempo per adeguare i contratti di fornitura introducendo clausole EUDR-ready senza compromettere le campagne in corso, in particolare per i consumi autunno-invernali.

 

 

Rischi tuttavia ancora presenti

 

Il rinvio non equivale a un “via libera” generalizzato: gli Stati membri hanno segnalato che i controlli mirati partiranno comunque sulle filiere identificate come prioritarie; chi opera con materiali a rischio deve mettere in conto audit documentali e richieste di prova più serrate già nel breve periodo.

 

Chi esporta da Paesi terzi verso l’UE dovrà allinearsi a dati geolocalizzati e catene di custodia verificabili: per l’ortofrutta, il tema si incrocia con la documentazione di filiera sugli imballaggi e con la coerenza dei sistemi di tracciabilità già utilizzati per fitosanitari e sicurezza alimentare.

 

 

Implicazione pratica: per il comparto ortofrutticolo, la priorità dei prossimi 60–90 giorni diventa mettere “a regime” contratti, capitolati e portali fornitori, anticipando la raccolta dei metadati richiesti dall’EUDR (dove applicabile) e mappando gli imballaggi con codifiche univoche per lotto.

 

 

 

2) Neonicotinoidi: procedura d’infrazione formale contro la Romania

 

Nel pacchetto infrazioni della settimana, Bruxelles ha notificato una procedura d’infrazione alla Romania per l’uso reiterato di autorizzazioni d’emergenza su sementi conciate con neonicotinoidi in violazione della giurisprudenza UE. La notizia, diffusa nei giorni scorsi da fonti istituzionali e ripresa dai media nazionali, conferma la linea dura della Commissione su deroghe fitosanitarie non giustificate alla luce delle alternative disponibili. Pur riferita in primis a colture arabili, la decisione ha un riflesso diretto sul quadro regolatorio PPP che interessa anche frutticoli e orticoli: il messaggio politico è che le “emergenze” non possono diventare strutturali e che gli Stati membri devono fondare le deroghe su dossier tecnici ineccepibili.

 

Perché tocca l’ortofrutta

 

Le Linee SCoPAFF e la casistica Corte di Giustizia sugli emergency uses fanno testo per tutte le matrici: se il livello di prova richiesto si alza, anche eventuali deroghe su fruttiferi e orticole dovranno dimostrare l’assenza di alternative realistiche (chimiche o agronomiche) e una valutazione del rischio puntuale.

 

Aumenta la pressione su strategie IPM “forti” (monitoraggio, soglie d’intervento, mezzi biologici, reti anti-insetto, varietà tolleranti), perché la strada delle scorciatoie regolatorie si restringe.

 

 

Cosa fare subito

 

Le OP dovrebbero aggiornare i disciplinari tecnici includendo piani IPM più granulari e checklist di conformità da esibire in audit.

 

I distributori di agrofarmaci sono chiamati a potenziare formazione e consulenza documentata sulle alternative (biocontrollo, tecniche fisiche), riducendo il rischio di non conformità in caso di controlli ispettivi incrociati.

 

 

 

 

3) Origine e tracciabilità: chiarimento UE sui prodotti dal Sahara Occidentale nell’accordo UE–Marocco

 

La Commissione ha pubblicato in Gazzetta un avviso interpretativo sulle regole di origine e i requisiti di tracciabilità per i prodotti ortofrutticoli che rientrano nel campo di applicazione dell’accordo UE–Marocco e provengono dal Sahara Occidentale. Il documento specifica aspettative e controlli su etichettatura, origine preferenziale e documentazione doganale relativi a lotti fruiticoli e orticoli, con l’obiettivo di assicurare trasparenza per gli importatori e un’applicazione coerente da parte delle autorità degli Stati membri. Pubblicato all’inizio di ottobre, l’avviso dà indicazioni operative che toccano direttamente chi importa pomodori, peperoni, agrumi e piccoli frutti da quell’area.

 

Impatti operativi per chi importa in UE

 

Necessità di tracciabilità rafforzata a livello di parcella/impianto e coerenza documentale tra certificati d’origine, fatture e dichiarazioni dell’esportatore.

 

Possibile incremento dei controlli documentali agli ingressi UE per verificare l’aderenza ai criteri di origine preferenziale; gli importatori dovranno pianificare tempi logistici con margini più ampi nel caso di verifiche.

 

Le catene GDO che comunicano l’origine al consumatore dovranno verificare che le etichette dei fornitori siano allineate alle regole aggiornate, evitando contestazioni su country-of-origin.

 

 

Nota strategica: l’avviso non introduce dazi addizionali, ma alza l’asticella probatoria. Per mantenere continuità di fornitura in alta stagione (invernale per pomodoro/orticole), conviene anticipare audit presso i packer e aggiornare i capitolati di acquisto con clausole “origine e tracciabilità” più stringenti.

 

 

 

Come queste tre mosse cambiano la settimana della filiera

 

Pianificazione acquisti e contratti

 

Con l’EUDR in modalità graduale, le direzioni acquisti possono evitare stop-and-go su imballaggi e concentrarsi su contratti Q4–Q1 con clausole di compliance progressiva: si fissano milestone (es. mapping imballaggi, identificazioni geografiche, conservazione documenti) e penali solo oltre date certe, riducendo controversie commerciali.

 

L’avviso su origine Marocco/Sahara Occidentale impone appendici contrattuali dedicate a prova dell’origine: richieste specifiche su data-set agronomici, tracciabilità di campo e coerenza tra codici lotti e documenti doganali.

 

 

Qualità, etichette e scaffale

 

Le funzioni quality & regulatory dei retailer dovranno aggiornare i manuali etichettatura origine e predisporre piani di verifica su campioni di fornitura in arrivo dalle aree interessate; la non conformità sull’origine è un rischio reputazionale oltre che sanzionatorio.

 

Sul fronte pesticidi, la linea della Commissione in materia di deroghe rafforza la domanda di residui più “puliti” e di schemi IPM robusti. Chi fornisce con residui prossimi agli MRL farebbe bene a rivedere calendari di trattamenti e pre-harvest interval per non esporre i clienti a contestazioni.

 

 

Logistica e tempi di sdoganamento

 

Il rinvio EUDR allenta nell’immediato il rischio di congestione documentale; tuttavia, l’avviso sull’origine può far crescere i controlli a sportello su alcune linee. La raccomandazione è creare “file EORI/EUDR-ready” per ciascun fornitore extra-UE, con repository digitale di dichiarazioni, mappe e referenze documentali, così da rispondere entro 24–48 ore a eventuali richieste dell’autorità doganale.

 

 

 

 

Focus rischio–opportunità per segmenti della filiera

 

Produttori e OP

 

Rischio: minore tolleranza verso deroghe nazionali “facili” aumenterà la pressione per pratiche IPM tracciate sul campo e per audit interni documentati.

 

Opportunità: chi è già avanzato su biocontrollo, reti, confusione sessuale potrà valorizzare il differenziale di conformità. Allegare ai contratti piani IPM e storici di monitoraggio diventa un plus commerciale.

 

 

Confezionatori e importatori

 

Rischio: maggiori oneri su origine preferenziale e controlli extra su lotti provenienze sensibili; possibile allungamento dei lead time in alta stagione.

 

Opportunità: investire in data-quality (EDI, codifica lotti, scansione documenti) riduce il costo medio per sdoganamento e rende scalabile l’adeguamento EUDR quando entrerà pienamente in vigore.

 

 

Retail/GDO e grossisti

 

Rischio: contestazioni su origine in etichetta e compliance EUDR su imballi/cartoni; più audit da parte delle funzioni compliance interne.

 

Opportunità: usare la finestra del rinvio per armonizzare capitolati tra insegne; prevedere “green lanes documentali” per i fornitori che superano uno score di conformità, riducendo resi e giacenze.

 

 

 

 

Checklist operativa per le prossime 4 settimane

 

1. Mappatura fornitori extra-UE: classificare per Paese/prodotto e associare un rischio origine e un rischio EUDR; definire per ciascuno le evidenze minime accettabili (certificati, allegati, mappe).

 

 

2. Capitolati aggiornati: inserire clausole su dati di tracciabilità richiesti per l’origine preferenziale e una roadmap per compliance EUDR su componenti di imballo.

 

 

3. IPM hardening: per produttori/OP, revisionare i piani di difesa con focus su alternative ai PPP oggetto di controversia e predisporre schede prova da esibire in audit (monitoraggi, soglie, interventi non chimici).

 

 

4. Formazione interna: brevi moduli per acquisti, qualità e logistica su come leggere i documenti d’origine e su cosa cambia con l’EUDR nella fase transitoria.

 

 

5. Stress test doganale: simulare un controllo documentale su una spedizione “sensibile” (es. orticole invernali dal Nord Africa) per misurare tempi di risposta e completeness del dossier.

 

 

Il team di PAN

Ottobre, ortofrutta in spinta

Ortofrutta: listino settimana 6–12 ottobre

Stime basate sugli ultimi 5 giorni (30 settembre–4 ottobre). Range in €/kg. Frecce: 🟢 rialzo • 🟡 stabile/±2% • 🔴 ribasso. Variazioni vs settimana precedente. Prodotti in ordine alfabetico.

Prodotto Nord Centro Sud
Angurie (ultime) 0,78–1,08 🟢 +6% 0,70–1,00 🟢 +5% 0,58–0,88 🟢 +4%
Carciofi (primissimi) 0,62–0,95 cad. 🟢 +8% 0,58–0,88 cad. 🟢 +7% 0,52–0,82 cad. 🟢 +7%
Carote 0,49–0,69 🔴 -2% 0,51–0,72 🔴 -2% 0,54–0,76 🔴 -2%
Cavolfiori (primi) 1,52–2,08 🟢 +10% 1,32–1,85 🟢 +9% 1,12–1,62 🟢 +8%
Cetrioli 0,86–1,14 🟢 +6% 0,78–1,06 🟢 +5% 0,68–0,96 🟢 +5%
Cipolle dorate 0,35–0,47 🟡 0% 0,37–0,50 🟡 0% 0,40–0,52 🟡 0%
Fagiolini 2,30–3,05 🟢 +8% 2,10–2,90 🟢 +8% 1,90–2,70 🟢 +7%
Fichi d’India 1,32–1,80 🟡 0% 1,12–1,52 🟡 0% 0,95–1,35 🔴 -2%
Finocchi (nuovo raccolto) 1,52–2,00 🟢 +7% 1,32–1,76 🟢 +6% 1,10–1,52 🟢 +5%
Kaki (primi) 2,18–2,78 🟢 +6% 2,28–2,88 🟢 +6% 2,08–2,68 🟢 +5%
Lattughe (cappuccio/romana) 0,86–1,16 🔴 -4% 0,76–1,06 🔴 -4% 0,68–0,98 🔴 -4%
Limoni Primofiore 1,72–2,12 🟢 +4% 1,50–1,82 🟢 +4% 1,30–1,60 🟢 +3%
Melagrane 2,08–2,72 🟢 +4% 1,92–2,52 🟢 +4% 1,72–2,30 🟢 +3%
Melanzane nere 1,06–1,34 🟡 +1% 0,96–1,24 🟡 0% 0,86–1,16 🟡 0%
Mele Gala 0,66–0,90 🔴 -3% 0,80–1,05 🔴 -3% 0,86–1,12 🔴 -2%
Mele Golden 0,82–1,06 🔴 -3% 0,96–1,20 🔴 -3% 1,00–1,26 🔴 -2%
Meloni gialli 1,16–1,62 🟡 -2% 1,06–1,54 🟡 -2% 0,86–1,24 🟡 -2%
Patate da consumo 0,35–0,45 🟡 0% 0,38–0,48 🟡 0% 0,40–0,50 🟡 0%
Peperoni (rossi/gialli) 1,16–1,54 🔴 -3% 1,06–1,44 🔴 -3% 0,96–1,34 🔴 -2%
Pere Abate Fetel 1,04–1,36 🔴 -2% 1,24–1,54 🔴 -2% 1,34–1,72 🔴 -1%
Pere Williams 0,98–1,28 🔴 -2% 1,14–1,44 🔴 -2% 1,22–1,58 🔴 -1%
Pomodoro a grappolo 1,26–1,56 🟡 -1% 1,16–1,46 🟡 -1% 1,06–1,36 🟡 -1%
Pomodoro ciliegino 1,86–2,44 🟡 -1% 1,76–2,24 🟡 -1% 1,56–2,06 🟡 -1%
Pomodoro datterino 2,16–2,90 🔴 -3% 1,96–2,70 🔴 -3% 1,76–2,50 🔴 -2%
Radicchio (primi tondi) 1,34–1,84 🟢 +5% 1,22–1,72 🟢 +5% 1,12–1,60 🟢 +4%
Susine tardive (Angeleno) 1,36–1,84 🔴 -2% 1,26–1,74 🔴 -2% 1,06–1,56 🔴 -3%
Uva da tavola bianca 1,42–1,80 🔴 -3% 1,32–1,72 🔴 -3% 1,12–1,52 🔴 -2%
Uva da tavola nera 1,62–2,06 🔴 -2% 1,44–1,92 🔴 -2% 1,28–1,78 🔴 -2%
Zucca Delica 1,10–1,50 🟢 +6% 0,98–1,38 🟢 +6% 0,88–1,28 🟢 +5%

Contesto internazionale

  • Mediterraneo: partenza crescente di pomodori e peperoni da Spagna e Marocco; pressione competitiva sulle quotazioni europee nelle prossime settimane.
  • Logistica: noli reefer altalenanti e disponibilità container non uniforme; possibili differenze di prezzo tra piazze meglio servite e periferiche.
  • Meteo: siccità residua in aree iberiche e rischio piogge intense sul bacino centrale del Mediterraneo; oscillazioni puntuali su qualità e resa degli ortaggi autunnali.

Previsioni

  • Brassicacee, finocchi, zucca: fase di prezzi sostenuti finché i volumi non aumentano a regime; prime correzioni attese a metà mese.
  • Uva e mele: progressivo assestamento ribassista con avanzamento raccolte e maggiore selezione qualitativa.
  • Pomodori: grappolo tendenzialmente laterale/leggermente debole; specialty (ciliegino/datterino) più resilienti dove la qualità resta alta.
  • Agrumi: limone Primofiore in ulteriore progresso a breve; prime clementine con avvio alto e normalizzazione all’aumentare dell’offerta.

 

Il team di PAN

Settimana tra pioggia e schiarite

Secondo le ultime elaborazioni dei modelli nazionali, la settimana si configura come un mix tra momenti stabili e passaggi instabili localizzati, con il rischio di fenomeni sparsi in alcune aree.

Nord Italia

Lunedì–martedì: condizioni in prevalenza stabili, con cielo sereno o poco nuvoloso. Possibili foschie o nebbie mattutine nelle vallate e pianure.

 

Mercoledì–giovedì: ingresso di una perturbazione che potrà portare rovesci e temporali localizzati, soprattutto su zone prealpine, Alpi orientali e pedemontane.

 

Fine settimana: tendenza al miglioramento, con aumento delle schiarite e riduzione dei fenomeni, pur con nuvolosità residua sulle Alpi.

 

Centro Italia

 

Inizio settimana con bel tempo prevalente, salvo qualche nube sui rilievi.

 

Nelle giornate di metà settimana (mercoledì/giovedì) instabilità più marcata, con rovesci sparsi in montagna e sulle zone appenniniche.

 

Verso il weekend condizioni più asciutte, con sole predominante e solo annuvolamenti sporadici in montagna.

 

Sud Italia e Isole

 

Clima relativamente tranquillo per gran parte della settimana: prevalenza di cielo sereno o poco nuvoloso lungo le coste.

 

Possibilità di locali rovesci nelle zone interne e montuose, soprattutto tra martedì e mercoledì.

 

Nei giorni centrali della settimana potrebbe arrivare qualche nube maggiore nelle isole maggiori, ma fenomeni intensi sono poco probabili.

 

Verso fine settimana: tempo stabile e soleggiato diffuso, poche variazioni attese.

 

Influenza sul settore agricolo:

Nord

I rovesci intermedi possono apportare un utile contributo idrico, specialmente per colture che mostrano segnali di stress da siccità. Tuttavia, fenomeni intensi (temporali localizzati) comportano rischi di erosione del suolo o danni puntuali a frutteti e coltive delicate. Il fine settimana favorevole consentirà operazioni di campo (trattamenti, raccolta, interventi colturali) con maggiore sicurezza.

 

Centro

Le precipitazioni saranno un supporto prezioso per ortaggi, cereali e colture estive che necessitano di umidità. La disomogeneità nelle piogge impone una gestione attenta: zone meno irrigate dovranno compensare con acqua controllata. I giorni più asciutti saranno opportuni per semine, raccolta e trattamenti.

 

Sud e Isole

Qui prevale il rischio di stress da caldo e siccità, soprattutto nelle aree con terreno leggero o poco profondo. La stagione avanzata richiede attenzione nell’irrigazione (turni notturni, risparmio d’acqua) e una logistica efficiente post-raccolta per preservare qualità e freschezza del prodotto.

 

Il team di PAN

Parlamento UE spinge su semplificazione agricola

Nell’ultima settimana il Parlamento Europeo e gli organi UE hanno messo in campo alcune mosse importanti che riguardano direttamente le politiche agricole, il ruolo dei produttori nella catena alimentare, e la regolamentazione ambientale con ricadute tangibili per chi opera nella filiera ortofrutticola. Di seguito le principali novità, utili per orientare strategie e decisioni aziendali.


1. Voto imminente su regole agricole semplificate e rafforzamento dei diritti dei produttori

È prevista questa settimana una votazione da parte dei deputati UE su due dossier chiave: la proposta di semplificazione delle regole agricole e un provvedimento per rafforzare la posizione dei produttori nella filiera alimentare.

I cambiamenti proposti includono:

  • alleggerimento degli obblighi amministrativi per gli agricoltori, in particolare per le pratiche ambientali, offrendo maggiore flessibilità su come applicare le regole ambientali della PAC;

  • innalzamento dei limiti di aiuto per i piccoli agricoltori, per rendere più accessibili i sostegni ai produttori di piccole dimensioni;

  • definizione chiara delle condizioni con le quali un prodotto può essere qualificato come “equo” (“fair”) o venduto come prodotto della “filiera corta” nei regolamenti di etichettatura e marketing agricolo;

  • estensione delle esenzioni sui requisiti di sostenibilità per facilitare accordi tra produttori, pur nel rispetto delle regole UE anticoncorrenza.

Se approvata, questa riforma renderà le regole agricole meno gravose e darà maggiore potere contrattuale ai produttori, elementi che possono facilitare la gestione operativa e migliorare i margini per aziende ortofrutticole.


2. Comitato AGRI adotta report su contratti agricoli e trasparenza nella filiera

Il comitato AGRI del Parlamento UE ha appena votato un report che introduce misure tese a riequilibrare le relazioni contrattuali tra produttori agricoli e la filiera (distributori, trasformatori). Tra le novità:

  • obbligo di contratti scritti vincolanti per le consegne agricole, per tutelare produttori da cambi di condizioni improvvisi;

  • criteri rafforzati per l’uso dei termini “equo” e “sostenibile” nei contratti e nel marketing agricolo;

  • potenziamento delle esenzioni di sostenibilità in casi specifici per facilitare accordi di piccolo valore;

  • maggiore trasparenza sui prezzi e sui costi intermedi in tutta la filiera agricola.

Queste misure possono incidere in modo diretto sul settore ortofrutticolo, dove spesso i produttori subiscono pressioni di prezzo da parte dei soggetti della catena di distribuzione. Un contratto scritto chiaro può garantire condizioni minime di tutela.


3. Modifica proposta alla direttiva Nitrati: utilizzo ampliato di prodotti derivati da letame

In un’operazione tecnica ma con potenziali impatti su molte aziende agricole, la Commissione ha sottoposto alla scrutinio parlamentare e del Consiglio una proposta per modificare l’Allegato III della Direttiva Nitrati, prevedendo che certi prodotti derivati dal letame (cosiddetti RENURE) possano essere usati al di sopra degli attuali limiti di riferimento previsti per il letame animale.

Se la modifica verrà adottata (in assenza di obiezioni nel periodo di tre mesi parlamentare/consiliare), diventerà una nuova opzione per aziende agricole che stoccano e trasformano fertilizzanti naturali. Per l’ortofrutta, ciò può tradursi in margini maggiori nella concorrenza di fertilizzazione naturale, pur dovendo controllare la normativa locale e di piano strategico nazionale.


4. Proposta di rinvio per l’entrata in vigore della normativa contro la deforestazione (EUDR)

Una notizia di rilievo politico riguarda la proposta della Commissione UE contestualmente supportata da alcuni Stati membri (tra cui Slovenia) di posticipare l’implementazione della normativa EUDR (che impone obblighi di tracciabilità per le importazioni di materie prime legate a deforestazione) di un anno, spostando il termine al 2026.

Le motivazioni enunciate:

  • sistemi informatici e infrastrutture UE non ancora pronti per gestire il carico normativo e la due diligence richiesta;

  • la necessità di dare maggiore tempo agli operatori per adeguarsi, evitare interruzioni nelle filiere di approvvigionamento;

  • pressioni politiche da alcuni Paesi che ritengono il termine originario troppo stringente rispetto alle capacità delle imprese.

Questo rinvio è importante per il settore ortofrutticolo che opera con importazioni o con fornitori esterni: gli obblighi EUDR avrebbero richiesto investimenti, monitoraggio e costi aggiuntivi. Lo slittamento consente maggiore margine temporale per adeguamenti e pianificazioni.


5. Mobilitazione dei produttori dell’Europa orientale contro riforme agricole UE

Nei giorni scorsi varie organizzazioni agricole dell’Europa orientale hanno pubblicato una dichiarazione congiunta di protesta contro alcune proposte di riforma della PAC considerate penalizzanti per i loro paesi.

Tra le motivazioni espresse:

  • timore che le riforme favoriscano le aziende più grandi, con regimi di aiuto dedotti per superficie, penalizzando medi e piccoli produttori tipici dell’Est Europa;

  • richiesta che i piani nazionali agricoli tengano conto delle condizioni strutturali dei territori orientali, con compensazioni territoriali e aggiustamenti locali;

  • sollecitazione affinché la riforma PAC non trascuri la coesione sociale e la sostenibilità delle aziende rurali meno competitive.

Questa mobilitazione indica che alcune decisioni UE rischiano disallineamenti territoriali: le imprese ortofrutticole nelle zone ad agricoltura emergente dovranno guardare in particolare a come i piani nazionali risponderanno alle esigenze di “equità territoriale”.


6. Critiche pesanti sull’uso dei sussidi agricoli e la condizionalità sociale

Un’inchiesta recente ha rivelato che decine di aziende agricole in vari Stati membri dell’UE hanno continuato a ricevere sussidi comunitari pur risultando coinvolte in casi documentati di abusi di lavoro, sfruttamento di lavoratori migranti, condizioni contrattuali illegali.

Nonostante nel 2025 l’UE abbia introdotto la cosiddetta condizionalità sociale — che lega l’erogazione dei sussidi al rispetto dei diritti dei lavoratori agricoli — l’implementazione a livello nazionale sembra debole.

Questa situazione genera due effetti rilevanti:

  • rischia di svilire la fiducia nelle politiche UE da parte delle imprese che operano correttamente;

  • potrebbe spingere il Parlamento UE a proporre riforme che rafforzino i controlli sociali, le sanzioni e la trasparenza dei requisiti di sussidio agricolo.

Per le aziende ortofrutticole, è un campanello d’allarme: non basta rispettare le normative agricole, ma anche garanti sociali. Le politiche future potrebbero richiedere certificazioni di diritti del lavoro per accedere a contributi.


Conclusione

Nell’arco dell’ultima settimana l’agenda politica europea agricola ha fatto passi significativi:

  • la proposta di votazione su semplificazione normativa e rafforzamento dei diritti agricoli nella catena del valore;

  • l’approvazione in AGRI di un report che impone contratti obbligatori e trasparenza nella filiera;

  • l’evoluzione della normativa Nitrati con la possibile estensione del concetto di fertilizzanti derivati da letame;

  • il rinvio dell’entrata in vigore dell’EUDR, che alleggerisce temporaneamente la pressione sugli operatori di filiera estesa;

  • la mobilitazione di produttori dell’Est Europa contro misure che rischiano di accentuare disuguaglianze regionali;

  • le critiche sull’efficacia della condizionalità sociale legata ai sussidi agricoli, con richieste di maggiore rigore e controllo.

Per i professionisti dell’ortofrutta e della filiera agroalimentare, queste novità delineano una fase politica di transizione: sarà fondamentale seguire da vicino l’evoluzione legislativa, condizionare positivamente i piani nazionali, e anticipare investimenti su compliance normativa, trasparenza contrattuale e responsabilità sociale.

Il team di PAN

Autunno: listini in assestamento

Settimana 6–12 ottobre

Prodotto Nord Centro Sud
Angurie (ultime) 0,82–1,12 🟢 +11% 0,72–1,02 🟢 +9% 0,60–0,90 🟢 +8%
Carciofi (primissimi) 0,60–0,90 cad. 🟢 +7% 0,55–0,85 cad. 🟢 +6% 0,50–0,80 cad. 🟢 +6%
Carote 0,50–0,70 🔴 -3% 0,52–0,74 🔴 -3% 0,55–0,78 🔴 -2%
Cavolfiori (primi) 1,48–2,05 🟢 +13% 1,30–1,80 🟢 +12% 1,10–1,60 🟢 +11%
Cetrioli 0,88–1,18 🟢 +7% 0,78–1,08 🟢 +7% 0,68–0,98 🟢 +6%
Cipolle dorate 0,35–0,48 🟡 0% 0,38–0,50 🟡 0% 0,40–0,52 🟡 0%
Fagiolini 2,35–3,15 🟢 +10% 2,15–2,95 🟢 +9% 1,95–2,75 🟢 +8%
Fichi d’India 1,35–1,85 🟡 0% 1,15–1,55 🟡 0% 0,98–1,38 🔴 -3%
Finocchi (nuovo raccolto) 1,48–2,05 🟢 +13% 1,28–1,78 🟢 +12% 1,08–1,48 🟢 +10%
Kaki (primi) 2,15–2,75 🟢 +6% 2,25–2,85 🟢 +6% 2,05–2,65 🟢 +5%
Lattughe (cappuccio/romana) 0,88–1,18 🔴 -5% 0,78–1,08 🔴 -6% 0,70–1,00 🔴 -6%
Limoni Primofiore 1,68–2,08 🟢 +5% 1,48–1,78 🟢 +4% 1,28–1,58 🟢 +4%
Melagrane 2,05–2,75 🟢 +5% 1,95–2,55 🟢 +5% 1,75–2,35 🟢 +4%
Melanzane nere 1,08–1,38 🟢 +4% 0,98–1,28 🟢 +4% 0,88–1,18 🟡 0%
Mele Gala 0,68–0,92 🔴 -6% 0,82–1,08 🔴 -5% 0,88–1,15 🔴 -4%
Mele Golden 0,83–1,08 🔴 -4% 0,98–1,22 🔴 -4% 1,02–1,28 🔴 -3%
Meloni gialli 1,18–1,65 🟡 0% 1,08–1,58 🟡 0% 0,88–1,28 🟡 0%
Patate da consumo 0,35–0,45 🟡 0% 0,38–0,48 🟡 0% 0,40–0,50 🟡 0%
Peperoni (rossi/gialli) 1,18–1,58 🔴 -6% 1,08–1,48 🔴 -5% 0,98–1,38 🔴 -4%
Pere Abate Fetel 1,05–1,38 🔴 -3% 1,25–1,55 🔴 -2% 1,35–1,75 🔴 -2%
Pere Williams 1,00–1,30 🔴 -3% 1,15–1,45 🔴 -2% 1,25–1,60 🔴 -2%
Pomodoro a grappolo 1,28–1,58 🟡 -2% 1,18–1,48 🟡 -2% 1,08–1,38 🟡 -2%
Pomodoro ciliegino 1,88–2,48 🟡 0% 1,78–2,28 🟡 0% 1,58–2,08 🟡 0%
Pomodoro datterino 2,18–2,95 🔴 -4% 1,98–2,75 🔴 -4% 1,78–2,55 🔴 -3%
Radicchio (primi tondi) 1,30–1,80 🟢 +6% 1,20–1,70 🟢 +6% 1,10–1,60 🟢 +5%
Susine tardive (Angeleno) 1,38–1,88 🔴 -3% 1,28–1,78 🔴 -3% 1,08–1,58 🔴 -4%
Uva da tavola bianca 1,45–1,85 🔴 -4% 1,35–1,75 🔴 -3% 1,15–1,55 🔴 -3%
Uva da tavola nera 1,65–2,10 🔴 -3% 1,45–1,95 🔴 -3% 1,30–1,80 🔴 -2%
Zucca Delica 1,08–1,48 🟢 +8% 0,98–1,38 🟢 +7% 0,88–1,28 🟢 +6%

Contesto internazionale

  • Spagna/Marocco: attivazione progressiva delle serre autunno-invernali su pomodoro e peperone mantiene concorrenza sui prezzi europei; possibile pressione ribassista sui segmenti standard.

  • Logistica: noli reefer e carburanti oscillanti mantengono alta la variabilità dei costi; impatto più percepibile su prodotti delicati (berries, specialty).

  • Clima mediterraneo: alternanza di episodi piovosi e fasi secche può creare discontinuità produttive su brassicacee e foglie, con picchi di prezzo locali.

  • Emisfero Sud: chiusura flussi tardivi di uva/kiwi riduce la competizione; spazio per prime quote italiane di kiwi e agrumi.

Previsioni future

  • Uva da tavola ancora in lieve flessione per 7–10 giorni, poi stabilizzazione su volumi residui.

  • Agrumi (clementine, limoni, prime Navel): fase di avvio con listini sostenuti, normalizzazione graduale con l’aumento dei raccolti entro fine mese.

  • Ortaggi autunnali (finocchi, cavolfiori, broccoli, radicchi): prezzi medi sostenuti finché i volumi non entreranno a regime; possibili rientri a metà/fin ottobre.

  • Solanacee (pomodori, peperoni, melanzane): leggera pressione ribassista sugli standard per concorrenza estera; specialty di qualità restano più difensive.

  • Foglie (lattughe, spinaci): domanda in aumento con il fresco; rialzi moderati se piogge ostacolano i tagli.

 

Il team di PAN