Andamento dei prezzi ortofrutticoli

La settimana si chiude con un generale calo dei prezzi su molte referenze ortofrutticole estive, in particolare meloni, zucchine, cetrioli e pomodori da mensa, complice un’offerta abbondante e condizioni climatiche favorevoli alla raccolta. Le zucchine scure si attestano su una media nazionale tra 0,70 e 0,90 €/kg, in netto calo rispetto alla settimana precedente (fino a –15%), mentre le zucchine chiare si mantengono leggermente più alte, tra 1,00 e 1,30 €/kg, ma anch’esse in contrazione. I meloni retati mostrano una discesa importante, con quotazioni medie tra 1,20 e 1,60 €/kg e un calo settimanale superiore al 10%, dovuto principalmente all’elevata disponibilità da più areali italiani, in particolare Sicilia e Centro Italia.

Le angurie (pezzatura 12–16 kg, italiane) si collocano tra 1,20 e 1,30 €/kg, registrando un andamento più stabile: in alcune piazze i prezzi salgono lievemente per le pezzature premium, ma in media restano pressoché invariati o in lieve flessione rispetto alla settimana precedente. Il comparto dei pomodori è variegato: i ciliegini e i datterini si attestano sui 2,20–2,50 €/kg, con leggere flessioni (–0,05/–0,10 €), mentre i cuori di bue, più richiesti nei mercati locali, crescono leggermente fino a 2,25 €/kg. I pomodori lunghi rossi (tipologia San Marzano) scendono invece fino a 1,30 €/kg, penalizzati da una sovrapposizione di raccolta tra Sud e Centro.

Tra gli ortaggi da frutto, i cetrioli (14–21 cm) oscillano tra 0,80 e 1,20 €/kg, con un calo medio di circa –0,07 €, mentre i fagiolini perdono oltre l’8%, restando su una media attorno a 1,90 €/kg. Le melanzane da serra calano lievemente (–4,7%) e si posizionano tra 0,50 e 0,65 €/kg, con una buona tenuta qualitativa. Al contrario, i peperoni registrano una ripresa: le varietà rosse e gialle di serra salgono fino a 1,15 €/kg (+15%), e il “corno di bue” supera i 2,00 €/kg, complice la minore offerta e la buona domanda.

Nel comparto delle insalate, la lattuga cresce del +4,7%, assestandosi su 0,64 €/kg, mentre carote, cipolle e radicchio calano in modo sensibile, con perdite settimanali fino al –15%. Anche i cetrioli da serra subiscono un ridimensionamento marcato, scendendo a 0,40 €/kg.

Per la frutta estiva, le nettartine (67–73 g) si vendono tra 2,30 e 2,60 €/kg, in lieve flessione (–0,05 €/kg), mentre le ciliegie calibro 30–32 mm si avvicinano alla fine della stagione con prezzi tra 7,00 e 8,00 €/kg, in calo di circa 0,50 €/kg. Le susine “Sorriso” mostrano invece un buon dinamismo, con valori tra 2,80 e 3,00 €/kg, in crescita di circa +0,50 €. Anche le fragole hanno un comportamento misto: le produzioni residue di montagna salgono fino a 7,50 €/kg (+0,75 €), ma le ultime partite di pianura calano fino a –0,25 €.

Nei prodotti esotici ed extra stagionali si osservano dinamiche opposte: il kiwi Hayward si attesta tra 3,00 e 4,35 €/kg (–0,05 €), mentre il kiwi gold Zespri cresce lievemente a 5,18 €/kg (+0,09 €). Gli avocado Pinkerton calano sensibilmente a 2,50 €/kg (–0,50 €), mentre i mango brasiliani salgono a 3,50 €/kg (+0,92 €). Il lime cresce a 2,67 €/kg (+0,21 €), mentre la papaia Formosa scende a 3,75 €/kg (–0,61 €). Infine, si segnala un buon ingresso per l’uva da tavola bianca, che debutta a 5,00–5,50 €/kg (+1,25 €), così come per l’uva nera “Black Magic”, stabile sui 3,40–3,50 €/kg.

Il quadro settimanale conferma quindi una situazione di elevata disponibilità di prodotto, con conseguente pressione sui prezzi per buona parte delle referenze estive, soprattutto ortaggi e drupacee. Fanno eccezione alcune nicchie di qualità e alcuni prodotti esotici che beneficiano di minore concorrenza e domanda stabile.

 

Confronto Nord–Centro–Sud

Nord Italia

Centro Italia

Sud e Isole

Differenze geografiche evidenziano mercati settentrionali più saturi su drupacee e meloni, centrali stabili per insalate, e meridionali vivaci su angurie/limoni ma soggetti a sovrabbondanza di meloni.

Trend generali e prospettive

 

Riassumiamo: