1. Riforma CAP post‑2027: mega‑fondo unico

Bruxelles starebbe preparando un piano radicale per rivoluzionare la Pac dal 2028, unificando sostegni all’agricoltura, coesione e altre spese in un unico “mega‑fondo” gestito a livello nazionale e regionale. Non più una linea separata per l’agricoltura, ma un sistema a 27 Partnership, semplificando la burocrazia ma aumentando la competizione per le risorse territoriali.


2. Tagli reali alla Pac con budget europeo 2028

La proposta di bilancio 2028–2034 destina circa 300 mld € in valore nominale all’agricoltura, con un calo stimato del 20‑30% in termini reali rispetto al periodo attuale. Pur essendo “ring‑fenced”, il settore perderà peso all’interno del Macro‑Fondo, spingendo lobby agricole come Copa‑Cogeca a parlare di “mercoledì nero” per l’agricoltura europea.


3. “Made in Europe” nei pasti scolastici

La Commissione UE propone che, a partire dal 2028, frutta, verdura e latte serviti negli istituti scolastici provengano esclusivamente da forniture UE. L’obiettivo è sostenere la produzione locale, favorire piccoli produttori e abbattere l’import di ortofrutta da Paesi extra UE .


4. Impulso alla biotecnologia agroalimentare

Il Parlamento europeo ha approvato una relazione non vincolante che chiede investimenti mirati in biotech per alimenti: fermentazioni di precisione, proteine alternative, incremento fermentazione su vasta scala, e iter normativi più rapidi, in vista di una Biotech Act entro il 2026 .


5. Proposta “moonshot” per agritech

L’eurodeputata Anna Strolenberg (Volt) ha proposto un fondo da 50 mld € per innovazione agro‑alimentare: combinando Horizon, PAC e investimenti privati, si punta a NGT, AI in agricoltura, biopesticidi e tecnologie agroecologiche. Una visione ambiziosa che sottolinea la necessità di accelerazione normativa e risorse finanziarie per innovatori nel settore.


6. Maggior flessibilità e protezione clima nella PAC

La bozza di Pac post‑2027 propone incentivi più mirati (es. Farm Stewardship) per pratiche sostenibili, gestione del rischio, aiuti dopo calamità, sostegno alle colture proteiche e etichettatura delle origini, allineandosi alla “Vision for Agriculture and Food” verso un sistema agricolo più resiliente e innovativo .


 

L’ultima settimana ha rivoluzionato il panorama politico‑tecnico europeo: l’agricoltura sta per entrare in un nuovo assetto finanziario e istituzionale, con fondi centralizzati, risorse ridotte ma più mirate verso sostenibilità e innovazione. Le scuole diventeranno nuovi sbocchi per l’ortofrutta “made in EU”, mentre cresce l’attenzione su biotech e agritech grazie a proposte parlamentari e MEP. Operatori e filiera ortofrutticola devono prepararsi a cogliere nuove opportunità: partecipare ai bandi per tecnologie sostenibili, collaborare per entrare nelle catene di approvvigionamento scolastiche e anticipare i cambiamenti normativi legati al Biotech Act.

In sintesi, il settore si prepara a una svolta decisiva: da beneficiario di una spesa tradizionale a protagonista di un nuovo modello agricolo, digitale, locale e innovativo.

 

Il team di PAN