1. Proteste agricole in aumento contro rigide normative

Nei giorni scorsi, in diverse capitali europee (Francia, Germania, Polonia, Paesi Bassi), sono esplose manifestazioni di agricoltori focalizzate su temi ambientali e commerciali. Le proteste proseguono dallo scorso inverno, ma si sono intensificate ultimamente a causa di:

I manifestanti lamentano prezzi al dettaglio troppo bassi per i loro prodotti, e chiedono maggiore protezione tariffaria e supporto economico per rispettare standard ambientali più stringenti. Finora si contano centinaia di arresti e tensioni nei punti di mobilità agricola.


2. Vino UE: spinta alle vendite a domicilio

In risposta all’evoluzione dei consumi post-pandemici e alla crescente domanda di prodotti premium, la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica per valutare la liberalizzazione delle vendite di vino a domicilio, superando le restrizioni vigenti in alcuni Stati membri.

Il progetto vuole creare un quadro comune che consenta ai produttori vinicoli di spedire vino direttamente ai consumatori in tutta l’UE, nel rispetto delle normative fiscali e sanitarie, ma agevolando la vendita diretta digitale.

Per la filiera ortofrutticola (soprattutto in vigneti e distretti vinicoli), si tratta di una novità significativa, potenzialmente in grado di ampliare i canali di vendita e superare i vincoli di distribuzione tradizionali.


3. Rapporto della Commissione: i mercati agricoli resistono

La Direzione Generale Agricoltura della Commissione ha pubblicato un nuovo ” rapporto sulle previsioni a breve termine dei mercati agricoli UE “, risalente a fine luglio. I principali punti:

Il report evidenzia che, nonostante le tensioni geopolitiche e il rallentamento economico globale, i mercati agricoli dell’UE mostrano una capacità di tenuta superiore alle attese. Tuttavia, le implicazioni per le frutta e verdura sono variegate, con alcuni comparti penalizzati da condizioni climatiche avverse.


4. Ripresa fiere e sostegno del settore

Stanno tornando protagonisti gli eventi fisici europei del settore agro, con occasioni di confronto e promozione delle eccellenze: si segnalano l’organizzazione di nuove fiere e seminari specializzati per riprendere scambi intersettoriali, aggiornare sulle normative, innovazioni, digitalizzazione e futuro della PAC.


Impatti concreti per il settore ortofrutticolo

  1. Pressioni normative: le proteste a fronte di standard ambientali più rigidi possono tradursi in rallentamenti legislativi o aggiustamenti tecnici, situazione da monitorare per la programmazione colturale e costi operativi.

  2. Canali diretti di vendita: l’apertura a vendite dirette di vino a domicilio è un esempio di semplificazione distributiva; se estesa, potrebbe aprire la strada a modelli simili anche per frutta fresca ad alto valore aggiunto.

  3. Resilienza produttiva: i dati positivi su cereali, latte e olio d’oliva indicano potenziale stabilità del reddito agricolo generale, ma la situazione variegata delle ortive richiede attenzione alle dinamiche specifiche di mercato.

  4. Networking e visibilità: il ritorno degli eventi fisici europei consente alle filiere ortofrutticole di rilanciare la promozione, cogliere opportunità di digitalizzazione e partecipare ai tavoli di policy-making.

Questa settimana ha portato al settore ortofrutticolo europeo due linee politiche nuove: tensione sociale a causa di normative vigorose e potenziale apertura alle vendite dirette digitali, oltre all’analisi consolidata della capacità di mercato di fronte a crisi globali. È un periodo in movimento, in cui la filiera deve stare pronta a reagire, innovare e dialogare con le istituzioni.

Il team di PAN