1) Deforestazione (EUDR): proposta di rinvio e correzioni operative

Nella settimana appena conclusa la Commissione ha messo sul tavolo una proposta di modifica del Regolamento anti-deforestazione (EUDR) che introduce uno slittamento dei termini di applicazione per gli operatori e aggiusta diversi passaggi tecnici (obblighi di geolocalizzazione, gestione del rischio, ruolo dei “trader”), rispondendo alle difficoltà segnalate dalla filiera. Per l’ortofrutta la norma opera in modo indiretto (dato che il campo merci EUDR riguarda altre commodities), ma l’impianto di due diligence digitale e tracciabilità è destinato a diventare benchmark normativo per ogni catena agroalimentare che impiega materiali e imballaggi derivati da commodity “sensibili”, oltre a incidere su forniture extra-UE di ausili e materiali. La novità della settimana, in concreto, è l’apertura formale della Commissione a un rinvio tecnico accompagnato da un set di chiarimenti applicativi; la palla passa ora a Consiglio e Parlamento per gli step successivi. Per i professionisti della filiera ortofrutticola EU, il messaggio operativo è duplice: da un lato si attenua il rischio di “scalini” regolatori nel 2026, dall’altro la traiettoria verso sistemi di tracciabilità più granulari non cambia e conviene proseguire con i progetti IT e di mappatura fornitori.

Implicazioni pratiche (Q4 2025–H1 2026):

  • proseguiranno le sandbox tecniche con gli Stati membri sui registri digitali;

  • attesa una guida aggiornata su valutazione del rischio e controlli, utile ai grandi operatori ortofrutta che integrano filiere miste;

  • prevedibile allineamento di alcuni capitolati GDO europei alla tassonomia EUDR per i materiali di confezionamento.


2) PAC: nuova spinta alla “semplificazione intelligente” per orticole e frutta

Nel quadro della semplificazione PAC, la settimana ha visto passi avanti sul pacchetto Commissione che alleggerisce alcuni adempimenti e amplia i margini degli Stati membri nell’adattare i controlli, con riflessi immediati per OP/AOP ortofrutta e per chi partecipa a misure agro-climatico-ambientali. Due i punti che toccano da vicino il comparto:

  1. possibilità di ridurre oneri ispettivi e duplicazioni documentali nelle misure di sostegno agli investimenti e nei programmi operativi ortofrutta;

  2. ulteriore calibrazione dei requisiti di base (condizionalità) per piccole aziende, utile alle imprese stagionali e ai conferitori che operano su piccole superfici ad alta intensità di lavoro.

Per i direttori di OP/AOP: preparate addendum procedurali per il 2026 su audit interni, controlli in loco e raccolta evidenze, perché il margine di semplificazione potrà essere recepito nei manuali qualità e nelle check-list di filiera.


3) Fitosanitario: focus su misure d’import e calendario SCoPAFF

Sul fronte fitosanitario, il dossier che ha preso quota negli ultimi giorni è la preparazione delle prossime decisioni SCoPAFF – Plant Health su organismi nocivi legati all’import di frutta fresca (in particolare dalla fascia tropicale/subtropicale). I servizi della Commissione stanno finalizzando proposte per rafforzare o prorogare misure d’emergenza su fitofagi chiave e per aggiornare i protocolli di trattamento a freddo su determinate rotte. Per chi commercia agrumi, avocado, melograni e altri esotici, il segnale è di continuità restrittiva su rotte ad alto rischio e di intensificazione dei controlli documentali e fisici ai Punti di Entrata Designati. Tradotto: attenzione ai piani di spedizione Q4-Q1 e alle finestre di transito, perché eventuali aggiustamenti tecnici (temperature/tempi di trattamento, certificazioni) possono incidere sui costi di catena del freddo e sulle rese.


4) Imballaggi e materiali a contatto: la “coda” del negoziato e gli atti secondari

Sebbene il regolamento imballaggi (PPWR) sia ormai definito a livello politico da mesi, questa settimana si sono mossi alcuni tasselli pre-attuativi lato Commissione e Stati membri su criteri tecnici e timeline per gli atti secondari relativi:

  • requisiti di riutilizzo per alcune famiglie merceologiche;

  • riciclabilità e tassi minimi di contenuto riciclato;

  • possibili esenzioni mirate per imballaggi con funzione primaria di protezione della qualità in prodotti altamente deperibili.

Per ortofrutta, le ipotesi circolanti confermano che la chiave sarà la prova tecnico-scientifica del beneficio ambientale netto rispetto allo spreco alimentare. Di conseguenza, le imprese sono chiamate a documentare con LCA aggiornate la funzione barriera/protettiva dei packaging “monoporzione” ad alto rischio scarto, così da mettere in sicurezza linee ad alto valore (es. IV gamma, berries premium).


5) Scuole e filiere corte: indicazione “prodotto UE” nei programmi europei

Nel filone “domanda pubblica”, dalla macchina regolatoria è arrivato un segnale politico nuovo nella settimana: l’orientamento a preferire l’origine UE nelle forniture finanziate dal programma europeo per frutta e verdura nelle scuole. La misura, che rientra in un più ampio aggiornamento delle norme di mercato, punta a stabilizzare outlet domestici per la produzione europea durante i picchi stagionali, riducendo volatilità e dipendenza da import nei momenti sensibili. Per OP/AOP e centrali d’acquisto, conviene valutare progetti pilota con enti locali per integrare logistiche a breve raggio e calendari di fornitura modulati sul picco di raccolta.


6) Stato degli aiuti nazionali: nuove autorizzazioni con focus climatico-idrico

Nell’ultima settimana la Commissione ha accelerato alcuni via libera in materia di aiuti di Stato agricoli legati a shock climatici e a misure di prevenzione del rischio. Per la filiera ortofrutticola significa:

  • maggiore spazio a schemi di compensazione rapida per danni meteo severi;

  • integrazione tra assicurazioni agevolate e strumenti mutualistici;

  • finestre più snelle per aiuti alle infrastrutture aziendali di resilienza (reti antigrandine, irrigazione di precisione, sistemi ombreggianti).

Operativamente, è opportuno predisporre file aziendali con evidenze oggettive del danno (rilievi, foto georeferenziate, dati meteo di campo) e progetti esecutivi per investimenti di mitigazione, così da agganciare i bandi in uscita nelle prossime settimane senza ritardi.


7) Pesticidi e MRL: calendario di allineamento e dossier EFSA in coda

Sul piano regolatorio, la settimana non ha visto “strappi” clamorosi ma ha consolidato un messaggio importante: tra Q4 2025 e inizio 2026 è atteso un lotto di aggiornamenti MRL per alcune sostanze d’uso orticolo, derivante da pareri EFSA già in pipeline. In pratica, chi esporta intra-UE e verso Paesi terzi dovrà ricontrollare le ricette e le finestre di sicurezza per colture sensibili (frutti rossi, drupacee, ortaggi da foglia), per evitare non conformità nei controlli ufficiali. È il momento utile per pianificare prove residue su varietà e calendari 2026 e adeguare i disciplinari dei consorzi.


8) Logistica e porti: attenzione ai sovraccosti di congestione

Il tema non è normativo in senso stretto, ma incrocia la competitività di filiera: negli ultimi giorni è riemerso il rischio di sovrapprezzi per congestione su taluni hub portuali UE, misura che armatori e terminal valutano nelle fasi di picco. Per le ortofrutticole fresche, ogni surcharge su reefer incide direttamente sul costo pieno per kg e può ribaltare la fattibilità di campagne export a basso margine (es. uva e kiwi). Tatticamente: rinegoziare slot e free-time, valutare scali alternativi e aumentare il modal shifting su ferro per alleggerire last-mile.


Cosa cambia davvero dal “lunedì mattina”

Produttori e OP/AOP

  • Programmare audit interni e manuali qualità per cogliere da subito la semplificazione PAC su controlli e tracciati documentali.

  • Tenere viva la roadmap digitale: anche con il rinvio EUDR, la traiettoria di due diligence green diventa standard competitivo (capitolati GDO e export).

  • Pianificare prove residue 2026 sulle colture più esposte a revisioni MRL e aggiornare i disciplinari.

Trasformatori/IV gamma

  • Preparare dossier LCA e trial shelf-life per proteggere i formati con reale funzione di riduzione sprechi nelle future specifiche PPWR.

  • Mantenere buffer logistici e contratti reefer con clausole di flessibilità sui sovraccosti di congestione.

GDO e grossisti

  • Integrare l’orientamento “prodotto UE” nelle gare scolastiche e negli acquisti per segmenti sensibili, con piani stagionali che assorbano i picchi locali.

  • Rafforzare i piani di conformità per import extra-UE su tratte a rischio fitosanitario, includendo simulazioni di cold-treatment e tempi doganali.


Lettura strategica: tre rischi e tre opportunità

Rischi

  1. Incertezza tempi: anche con rinvii tecnici, l’allineamento tra atti primari e secondari richiede governance interna, per evitare “lacune di conformità”.

  2. Costo compliance: doppio binario EUDR/PPWR e aggiornamenti MRL spingono su IT, controlli e formazione, soprattutto per PMI.

  3. Logistica volatile: surcharge e colli di bottiglia possono erodere margini su campagne export autunnali.

Opportunità

  1. Semplificazione PAC: riduzione oneri e maggiore proporzionalità dei controlli liberano tempo-uomo su campo e stabilimenti.

  2. Domanda pubblica: il canale scuole con focus UE offre sbocchi programmabili per la frutta stagionale.

  3. Vantaggio “compliance-ready”: chi investe ora in due diligence digitale e LCA difende i formati ad alto valore e dialoga meglio con la distribuzione.

 

Il team di PAN