Negli ultimi sette giorni, il focus politico dell’Unione Europea in ambito agrotecnico e agroalimentare è stato caratterizzato da due macro-trend: il rafforzamento del biotech e la promozione della produzione locale sostenibile.


Strategia europea per il biotech agroalimentare

Il Parlamento europeo ha approvato un report che definisce la biotecnologia – incluse fermentazioni avanzate e proteine alternative – strategica per sicurezza alimentare, sostenibilità e competitività industriale.
Parallelamente, la Commissione ha annunciato il Biotech Act, anticipandolo a fine 2025 (da precedenti previsioni 2026), per snellire l’iter normativo e creare “sandbox regolatori” che favoriscano l’innovazione biotecnologica in ambiti agricoli e alimentari .
Obiettivi chiave comprendono facilitare la fermentazione industriale (anche per biopesticidi), potenziare i piani oltre Horizon Europe e migliorare la brevettabilità delle innovazioni biotech.


“Made in Europe” nei programmi scolastici

La Commissione propone che frutta, verdura e latte distribuiti nei programmi scolastici UE siano obbligatoriamente di origine europea, con priorità a produttori locali con basso impatto climatico .
Questa iniziativa – sostenuta da Francia e altri Stati – è parte integrante della riforma della PAC 2028 e accompagna misure come il tetto a 100 000 € di aiuti annui per agricoltore e contributi per maternità o malattia. L’obiettivo è di sostenere le piccole aziende e rafforzare la sicurezza alimentare interna.


Implicazioni concrete per la filiera ortofrutticola


Prospettive e suggerimenti operativi

  1. Monitorare l’evoluzione del Biotech Act per capire le tempistiche e le opportunità di innovazione in ambiti come biocontrollo e fermentazioni utili.

  2. Preparare i produttori alla selezione per i programmi scolastici locali, dimostrando origine e sostenibilità (certificazioni, packaging, tracciabilità).

  3. Sfruttare gli strumenti PAC 2028, in particolare quelli che incentivano imprese su scala ridotta e investimenti in innovazione.

  4. Collaborare con centri di ricerca e start-up biotech per testare nuovi processi di trasformazione o conservazione su piccoli lotti ortofrutticoli.


Conclusione

In questa settimana, l’azione UE ha segnato un cambiamento di paradigma: il biotech entra con forza nella strategia agricola, mentre la produzione locale sostenibile diventa prioritaria nei programmi pubblici. Per la filiera ortofrutticola, queste evoluzioni offrono occasioni concrete di crescita: innovazione, accesso a mercati garantiti e supporti mirati per le PMI possono rappresentare una svolta positiva rispetto al passato.

Il team di PAN