Meteo e impatti agricoli

Situazione meteo settimana 24: l’Italia ha vissuto una fase di transizione verso l’estate piena. Nei primi giorni della settimana, una circolazione perturbata residua ha portato temporali localizzati soprattutto al Nord (aree alpine e prealpine) e brevi acquazzoni sulla dorsale appenninica. In Pianura Padana si sono verificati temporali anche violenti a macchia di leopardo, con locali grandinate che però non hanno interessato vaste aree agricole in modo omogeneo. Dal 10 giugno, un anticiclone sub-tropicale si è espanso sul Mediterraneo determinando condizioni tipicamente estive su tutta la penisola.

Notizie dal campo e produzione

Dalle zone di produzione giungono indicazioni contrastanti sull’andamento delle colture. In Sicilia e nelle regioni del Sud il clima caldo e soleggiato di fine primavera ha favorito un’entrata anticipata o regolare delle produzioni estive: meloni e angurie presentano qualità organolettiche ottime e gradi zuccherini elevati. Le raccolte di angurie in particolare sono partite con alcuni giorni di anticipo ad aprile inoltrato (in Sicilia e Basilicata) e ora mostrano volumi in forte crescita. Allo stesso tempo, i produttori segnalano difficoltà per le ciliegie Ferrovia in Puglia, dove le gelate tardive primaverili hanno limitato i quantitativi: nonostante l’alta qualità dei frutti superstiti, la resa per ettaro è inferiore alle attese. Ciò sta mantenendo i prezzi delle Ferrovia su livelli eccezionalmente alti, ma con poco prodotto da vendere. Anche per drupacee come pesche e albicocche, la campagna appare leggermente anticipata al Sud e in linea con il calendario al Centro-Nord. In Emilia-Romagna e Veneto le pesche stanno entrando nel vivo della raccolta a metà giugno, con produzione per ora soddisfacente e qualità buona; non si segnalano particolari problemi fitosanitari, salvo una lieve incidenza di monilia segnalata su albicocche in alcuni areali (fenomeno sotto controllo).

Nel Nord Italia, il mese di maggio e l’inizio di giugno sono stati segnati da un clima instabile. In Veneto i produttori di melone hanno lamentato un maggio anomalo, con piogge frequenti, basse temperature notturne e sbalzi termici che hanno stressato le piante e ridotto l’allegagione. Nel Veronese, il raccolto iniziale di meloni, pur di buona qualità, risulta inferiore in volume rispetto al 2024, e la stagione parte in salita: le quotazioni per i meloni locali sono inferiori di 0,20–0,30 €/kg rispetto allo scorso anno a causa di un mercato freddo e poco ricettivo. La CIA di Verona segnala che le difficili condizioni meteo di maggio-giugno (troppo fresco e umido) hanno contratto la domanda iniziale e depresso i prezzi alla produzione, creando apprensione tra i produttori. Si auspica un pronto ritorno a temperature più alte e stabili nel prosieguo di giugno per rilanciare i consumi estivi e sostenere il mercato interno dei meloni. Il caso dei meloni veronesi evidenzia come il meteo instabile al Nord stia influenzando alcune produzioni: oltre ai meloni, anche le colture orticole in pieno campo (es. zucchine, peperoni, melanzane) in Pianura Padana hanno subito rallentamenti nello sviluppo a causa di notti insolitamente fresche e temporali frequenti tra fine maggio e inizio giugno. Ciò non ha generato scarsità di prodotto (grazie alle forniture dal Sud e alle colture protette), ma ha imposto maggiore attenzione nella gestione agronomica (ad es. difesa antiparassitaria) e ha ritardato di alcuni giorni l’entrata a regime di certe colture settentrionali.

Dal Centro Italia giungono invece notizie positive: nel Lazio la produzione locale di pomodori estivi è entrata in pieno raccolto, affiancando quella siciliana e contribuendo ad aumentare l’offerta senza particolari problemi logistici. I produttori laziali segnalano ottimi riscontri qualitativi per pomodori costoluti verdi e Cuore di bue, con prezzi soddisfacenti (1,50–1,80 €/kg in uscita dal Centro Agroalimentare Roma). Anche le verdure a foglia (lattughe, spinaci, bietole) nel Fucino e in altre zone dell’Italia centrale beneficiano ora di condizioni ideali: la piena produzione è in corso, le rese per ettaro sono buone e la qualità elevata, grazie alle temperature in rialzo e all’alta luminosità. Alcuni operatori segnalano solo lievi accorgimenti necessari, ad esempio nelle ore più calde si ricorre all’irrigazione di soccorso e all’ombreggiamento di serra per evitare stress da caldo eccessivo sulle colture orticole più delicate.

In sintesi, sul territorio nazionale la produzione ortofrutticola settimana 24 appare generalmente in espansione stagionale: al Sud con qualche giorno di anticipo e ottimi standard qualitativi (ma con casi puntuali di problemi come le gelate in Puglia), al Nord con qualche difficoltà dovuta al meteo instabile (produzioni ridotte o ritardate in Veneto, ortaggi rallentati dal clima fresco). Tuttavia, l’ingresso ormai dell’estate dovrebbe uniformare le condizioni, e si prevedono miglioramenti per le colture settentrionali nelle prossime settimane.

Il team di PAN